sarà che sono appena uscita da un lungo week end di studio, sarà che la mia bimba grande ha appena cambiato la scuola (da una piccola scuola di paese ad una scuola di città) ma certe cose saltano proprio all’occhio.
ieri la maestra le ha fatto notare/pesare che lei è un pò indietro con il programma.
deve essere un vizio strutturale connesso alla scuola, perchè difficilmente mi è capitato di sentire le maestre/professori NON lamentarsi delle lacune dei propri allievi; fosse nel passaggio dal un ciclo all’altro o da una scuola ad un’altra. il neo allievo è quasi per contratto un ignorante e di certo le insegnati dell’altro ciclo/classe non gli hanno insegnato abbastanza o non hanno seguito alla lettera il programma.
insomma non va bene, gli altri hanno sbagliato e l’allievo è un pò somaro.
strano! credevo che compito della scuola fosse insegnare ciò che gli alunni non sanno.
è mai possibile (chiedersi in qualità di insegnante) se magari … all’interno del programma ministeriale … altri insegnati trasmettano, ai propri alunni, alcuni contenuti in modo diverso?
No? e pensare che non è questione di meglio o peggio.
ma di avere insegnato … diversamente. in questa differenza i bambini trovano la ricchezza della differenza e si portano quelle famose ” lacune” che a qualcuno spetterà colmare.
E …. se i bimbi, arrivando in prima elementare (magari anche alla materna), sapessero già tutto, compresa la trigonometria, a cosa servirebbe la scuola? forse a niente.
alle volte sembra che l’insegnare ciò che altri non sanno non sia il vero oggetto della scuola.
mi domando quale sia, allora, questo oggetto?
monica