sto leggendo un ameno libretto di tal robert sutton, evidente e pericolosissimo sovversivo comunista nonchè professore di ingegneria gestionale presso stanford (l’università! quella in america, noto paese comunista .. si sà) … nonchè consulente di varie aziende americane ed europee (un vero compagno, direi)!
titolo _ idee strampalate che funzionano.
e sai cosa leggo, che nel mondo delle imprese, cioè nel profit – profit, profitto, money, palanche, dobloni, sgej, dinero – ?
” per fare ricavi nel futuro le imprese devono provare soluzioni nuove, esplorare nuove possibilità. ciò significa sperimentare procedure diverse, assumere altre persone, inventare e testare nuove tecnologie”
esattamente cosa che la riforma ha scelto di fare:
innovazione uno – grembiulino
innovazione due – voto in condotta
innovazione tre – voto in decimi
innovazione quattro – maestro unico
innovativo da paura. mi dispiace che ci sia di mezzo la politica, se così non fosse molte più persone riuscirebbero a vedere la riforma per quello che è: una non riforma.
che “ricavi” potrà avere una scuola ridotta ai minimi termini?
che innovazione potranno introdurre e cosa sapranno (pensare e fare) quei giovani italiani che dovranno portare avanti il paese (uso il gergo politichese) fra 10/20 anni, essendo usciti da una scuola così povera, ignorante e limitata.
credo che anche in economia occorra una buona dose di intelligenza/sapere/curiosità/spirito critico e volontà per fare procedere un paese.
questo decreto e l’atteggiamento di chi vuole “spezzare le reni” ai giovani che si affacciano alla politica, a suon di manganellate, che politici, che economisti, che manager potrà generare?
gente ignorante e genuflessa, incapace di spezzare gli schemi.
se così sarà, la ringrazio dal profondo del cuore!