la grande, mi sveglia stamattina.
è già vestita.
pronta, veloce, efficiente – come la vorrei ogni mattina – ah! già! ha solo 10 anni, quell’età in cui il sonno è prezioso come ogni minuto di gioco.
mi snocciola tutto quello che ha già fatto.
straordinario. si è già prefigurata ed organizzata tutto.
è fiera di se e io di lei.
è una giornatona: oggi passerà tutto il giorno al maneggio, tipo a pulire le stalle, sellare i cavalli, smistare la biada.
sono contenta perchè penso che questa sia una dimensione fondamentale e parallela dell’andare a cavallo.
qualcosa che oltrepassa la prestazione fisica, quella connessa ad uno sport (un pò snob), perchè ti obbliga/permette – se fatto così – di aver cura, fino in fondo di una tua passione:
– assolvendo ad un debito di riconoscenza che paghi al cavallo, anche, grazie allo sforzo
fisico e al prendersi cura di … tutto, letame incluso.
– esplorando la relazione con un animale che ti ascolta se impari ad ascoltare. che accetta
di “ubbidire” se ti riconosce come uno che capace di trattarlo, e quindi di averlo ascoltato.
sono contenta perchè è lei, una che non solleverebbe un calzino nemmeno se questo la guardasse con arie tenera e sollevasse le braccine verso di lei dicendo “prendimi”, e che lo degna di attenzione solo grazie all’espressione da cerbero assunta dalla madre (io); lei, una che adora poltrire tra il libri.
è anche la disponibilità a fare un lavoro umile, di scuderia, che dà la misura della passione e della volontà di fare quella “cosa” (il famigerato “lavoro duro”).
non per apparire ma per fare.
non sapevo se e come ci sarebbe arrivata. ma lo ha fatto.
e … in queste occasioni capisco che sta imparando, ha imparato.
fa tantissima paura e tantissima tenerezza. ma sono 10 anni ben spesi.
con lei.
divertiti!
monica
8 novembre 2008 alle 15:26
Chissà come si sentono tutti questi calzini abbandonati…
Io resto sempre colpita quando guardo mia figlia fuori di casa: è un’altra persona. Colpa mia?
8 novembre 2008 alle 15:26
Chissà come si sentono tutti questi calzini abbandonati…
Io resto sempre colpita quando guardo mia figlia fuori di casa: è un’altra persona. Colpa mia?
8 novembre 2008 alle 17:33
no. forse i nostri calzini lasciati in giro oggi sono la loro vita organizzata domani … forse è merito tuo il fatto che fuori casa lei sia capace autonoma etc etc etc …
certo il calzino è depresso, e la casa un casino!!!
monica
8 novembre 2008 alle 17:33
no. forse i nostri calzini lasciati in giro oggi sono la loro vita organizzata domani … forse è merito tuo il fatto che fuori casa lei sia capace autonoma etc etc etc …
certo il calzino è depresso, e la casa un casino!!!
monica