cominciamo con il fatto che ho fatto una cavolata.
volevo modificare il layout del blog.
trovo un sito che spiega come cambiare il modello del blog, generando un codice html da copincollare.
il mio inglese farraginoso mi consente comunque di tradurre, con accettabile approssimazione, e operare il cambiamento.
bello.
i post ci sono tutti, non la colonna a destra….. acc!
ok!
ripristino il vecchio modello.
c’è tutto, salvo che sono spariti i link ai blog che visito usualmente!
calma.
tutto da rifare, per ora ho linkato quelli di cui ricordo meglio il nome (quando corrisponde all’indirizzo http) gli altri li cercherò. anche se mi irrita aver perso il lavoro di 2 mesi….
così da questo scaturiscono alcune riflessioni.
1. il bello del blog è anche questa continua manutenzione, anzi lo smanettamento tra siti alla ricerca di capire qualcosa, feed rss, feedburner html template, contatori.
sono veramente tutte cose che non so.
ma è la pratica quotidiana di smanettamento che permette di imparare da altri siti, di entrare uscire dalle icone che ti cacciano in un blog e in un sito. alle volte basta un copia e incolla, altre volte entri in html e capisci che lì dietro c’è un altro mondo.
e finalmente modifichi qualcosa. sbagli, ti ostini, ci riprovi, rifai, vai avanti.
hai sperimentato, capito, imparato.
è la stessa sensazione di quando ho cominciato ad usare il pc senza considerarlo una olivetti più evoluta.
un sistema che insegna.
se accetti, se rischi, se ti bruci quasi la tesi e la salvi per caso!
2. la mia amica ***** è una che usa il pc, come dire, alla matrix.
lei entra e modifica il sistema.
lei è per me, idiot savant, l’eletta, Neo, l’oracolo.
per lei un pc è collocato su innumerevoli piani di fruizione, di manutenzione, di connessione.
lei in html, credo sappia mettere le mani, e “saprebbe cosa fare … con un cacciavite in mano, fa miracoli” (ovviamente in senso letterale e figurato).
è lei che mi ingaggia a non giocarmi sempre sul mio idot savant, e che mi parla un linguaggio oscuro, oracolare, che mi incita a guardare dietro la facciata.
oggi per la prima volta guardando un codice html mi sono chiesta quale pezzetto codificasse, per esempio, il colore e se avessi potuto cambiarlo.
è stato un pò come il gesto di un bambino, quando capisce che un oggetto/gioco ha una funzione specifica e può essere usato in modo diverso e più complesso dallo sbatterlo per produrre umore.
alla fine è stata una cavolata profiqua, se ho capito queste due cose!
monica
11 novembre 2008 alle 21:02
Se la “pratica quotidiana di smanettamento” non ti scoraggia, direi che sei sulla strada buona 😉
11 novembre 2008 alle 21:02
Se la “pratica quotidiana di smanettamento” non ti scoraggia, direi che sei sulla strada buona 😉
11 novembre 2008 alle 21:40
beh, il risultato sembra buono! 😀
11 novembre 2008 alle 21:40
beh, il risultato sembra buono! 😀