a me, missa-proprio-che-non- riesce-tanto
di essere una vera mammyblogger.
non riesco a trovare aneddoti curiosi nella vita mie e delle due pargole, e nemmeno in quella del compagno.
non è che manchino cose bizzarre e curiose.
ma se le scrivessi, immagino che, mi sembrerebbero goffe come un pulcino.
robettine implumi e spelacchiate.
colorate di giallino e pure umidicce.
goffi preludi di un reale che non so tradurre.
cavolo!
il mondo la fuori è così stuzzicante, succedono un sacco di cose di cui parlare, un sacco di altre cose per cui incavolarsi (e mi viene così bene, lo sa, signora mia???), c’è un miliardo e più di altre faccende da fare circolare.
insomma un blog è solo un filo lucente di una ragnatela di persone, che non smettono, di pensare, scrivere, cambiare, connettere e scommettere sul fatto che (appiccicati davanti ad un monitor) qualcosa si può fare, ed anzi – di più – lo si sta già facendo.
e poi ci sono anche le persone che leggono e commentano, che impegno e che divertimento, c’è persino chi scrive da posti mitici (lo sono tutti quelli in cui non sono stata .. usa … olanda …), là sparsi nel mondo.
c’è da andare a scoprire nuovi blog, cavolo, copioincollo copioincollo copionicollo http:// eccetera… sono tra/sotto/mini/extra mondi,
o mondi che stanno dentro altri mondi e scrivono, pensano, rispondono, stimolano, arricchiscono.
insomma la mini c’è con il suo bel counter e la mucchina grassa e che dà latte,
la grande mi assiste con una bella icona e le tracce della sua crescita,
persino il “lui” della faccenda sta nella sua bella iconcina da arte marziale.
allora anche io sono una mammyblogger? forse si.
sono contenta! sono diventata un fenomeno digitale!
è un fatto tenero e ridicolo … per fortuna!
monica
2 dicembre 2008 alle 22:30
?
Sai che c’è? Io non riesco ad abbinare il binomio “mamma2 e “blogger”. Sono entrambe condizioni accessorie, che per caso si possono intersecare.
Ti diverti a scrivere un blog?
E questo non ti basta?
2 dicembre 2008 alle 22:30
?
Sai che c’è? Io non riesco ad abbinare il binomio “mamma2 e “blogger”. Sono entrambe condizioni accessorie, che per caso si possono intersecare.
Ti diverti a scrivere un blog?
E questo non ti basta?
2 dicembre 2008 alle 23:23
ma si… anzi, è riduttivo dire mummy-blogger. noi siamo persone, essenzialmente. ci raccontiamo per iscritto, ma soprattutto viviamo fuori. quel che c’e’ nei post sarà il 2% della nostra vita. o no??! un abbraccio!
2 dicembre 2008 alle 23:23
ma si… anzi, è riduttivo dire mummy-blogger. noi siamo persone, essenzialmente. ci raccontiamo per iscritto, ma soprattutto viviamo fuori. quel che c’e’ nei post sarà il 2% della nostra vita. o no??! un abbraccio!
3 dicembre 2008 alle 11:57
Vai benissimo così: se la cosa ti appaga, ti regala piacevolezze e serenità, sappi che ne trasmetti. Anche quando gli argomenti sono amari, tristi, o se viceversa c’è da ubricarsi di allegria, si creano reti di compensazione, di riflessione o di distacco necessari. Vai forte, sei forte.
3 dicembre 2008 alle 11:57
Vai benissimo così: se la cosa ti appaga, ti regala piacevolezze e serenità, sappi che ne trasmetti. Anche quando gli argomenti sono amari, tristi, o se viceversa c’è da ubricarsi di allegria, si creano reti di compensazione, di riflessione o di distacco necessari. Vai forte, sei forte.
3 dicembre 2008 alle 15:35
@ infatti il post è una sorta di innocuo autoironizzare su questo ruolo.
ciò che è interessante e buffo, allo stesso tempo, è che il mondo mammeblogger è diventato un elemento mediatico.
credo invece sia un elemento complesso e intangibile…
@ come sopra.
il blog è un filtro per tradurre se stesse e lo sguardo sulla realtà attorno.
al tempo stesso è, credo, una realtà temporanea, che si accende e spegne – pur rimanendo sospesa nel web- non credo che ciò che è nella blogosfera non sia una forma di reale
@masso ricambio il “complimento”
bella l’idea delle reti di compensazione ….
3 dicembre 2008 alle 15:35
@ infatti il post è una sorta di innocuo autoironizzare su questo ruolo.
ciò che è interessante e buffo, allo stesso tempo, è che il mondo mammeblogger è diventato un elemento mediatico.
credo invece sia un elemento complesso e intangibile…
@ come sopra.
il blog è un filtro per tradurre se stesse e lo sguardo sulla realtà attorno.
al tempo stesso è, credo, una realtà temporanea, che si accende e spegne – pur rimanendo sospesa nel web- non credo che ciò che è nella blogosfera non sia una forma di reale
@masso ricambio il “complimento”
bella l’idea delle reti di compensazione ….
4 dicembre 2008 alle 03:55
Sei tenera, Monica. E a me quello che scrivi sembra sempre interessante e curioso.
Abrazo,
Rossella
4 dicembre 2008 alle 03:55
Sei tenera, Monica. E a me quello che scrivi sembra sempre interessante e curioso.
Abrazo,
Rossella