in realtà il meta pensiero che sottende il post precedente è l’imparare, necessario, ad essere madri a due velocità, qui provo a renderlo esplicito …
PRIMA VELOCITA’
madre protettiva, accudente, dedita alle piccole cure del corpo che vanno tributate ad una bimba di 5 mesi, l’attenzione alla progressione dell’alimentazione, e in sostanza all’essere il maggior punto di riferimento di un essere piuttosto passivo.
passivo, si intenda, non nella capacità di interazione con il mondo che circonda, ma passivo rispetto alla propria capacità di autosostentamento, cura, movimento etc
madre che si fa interprete, più onestamente possibile, delle richieste di un bimbo molto piccolo, cercando di interpretare, versi, gesti, stati tonici, irritazioni e gioie per ritradurle in gesti, azioni, proiezioni di gesti altrui (es passare un giochino che la mini indica con lo sguardo e il tono muscolare).
SECONDA VELOCITA’
madre che comincia a venire messa in discussione da una figlia (come già descritta nel post precedente) in ordine allo sviluppo delle proprie capacità critiche, alla ricerca della propria forma e sostanza del mondo; mediate dall’osservazione dei modelli educativi che la circondano (famiglia allargata, scuola, famiglie di amici e compagni etc etc).
ma allo stesso tempo questo modello materno (cioè io) pur essendo messo in crisi/critica resta, allo stesso tempo, ancora oggetto di richiesta di affetto, cure, attenzione, protezione verso un mondo esterno non ancora completamente afferrabile.
madre che si fa interprete, sempre meno facilmente, dei pensieri che in una pre-pre-pre adolescente mentre essi cominciano a scorrere in maniera più vorticosa o a profondità sconosciute.
madre che è sempre più osservata come una alterità da sè, in una prospettiva di differenziazione, e che cerca di capire su quale sintonia debba collocarsi nei confronti di una figlia che cresce, che pensa, che indica e trova nuove distanze da cui parlare, o talvolta da attraversare in modi o parole nuovi….
ovviamente riuscendo a fare in modo che la varie pressioni offerte dalla vita non mandino in sistema in blocco e senza sbagliare troppo l’erogazione di risposte; mantenendo il sistema di attivazione sufficientemente plastico e pronto nel passare dalla prima alla seconda veleocità.
fra l’altro la seconda velocità implica l’erogazione di risposte molto, ma molto più complesse….
almeno in questa mia vita.
il post è dedicato a 4 donne:
la grande, la mini, mia madre e mia zia.
le prime due:
per la quotidiana sfida ad questo progressivo lavoro di vivere, crescere, imparare ed insegnare insieme e scambievolmente, per quanto il loro l’insegnarmi a prendermi cura della loro vita sia del tutto in-intenzionale …
le ultime due:
nel loro offrire continuamente la loro presenza, il loro sguardo, la loro esperienza e il loro contributo al crescermi ancora e aiutarmi a fare crescere le due pargole…
13 dicembre 2008 alle 14:32
Non si può dire che non hai le idee chiare ! Sei davvero una bella mamma con un gradevole sostegno a quanto leggo e non è cosa da poco.
13 dicembre 2008 alle 14:32
Non si può dire che non hai le idee chiare ! Sei davvero una bella mamma con un gradevole sostegno a quanto leggo e non è cosa da poco.
13 dicembre 2008 alle 17:17
e poi ci sono tutte le modalità possibili di interazione tra queste cinque donne che siete voi: bè, dai, lo so che è complicato e a volte vorresti essere lontano mille miglia (perlomeno, io vorrei essere lontana 😉 ) ma poi le vedi crescere e imparare a prendere le cose da sole e scegliere e, certo, anche criticare…e non pensi che stai facendo molto di buono?
Secondo me, dovresti pensarlo…
13 dicembre 2008 alle 17:17
e poi ci sono tutte le modalità possibili di interazione tra queste cinque donne che siete voi: bè, dai, lo so che è complicato e a volte vorresti essere lontano mille miglia (perlomeno, io vorrei essere lontana 😉 ) ma poi le vedi crescere e imparare a prendere le cose da sole e scegliere e, certo, anche criticare…e non pensi che stai facendo molto di buono?
Secondo me, dovresti pensarlo…
14 dicembre 2008 alle 20:27
Bello questo lavoro sulle diverse velocità.. se lo applichi a tutte le relazioni, essendo mamma impari a sintonizzarti con gli altri e non solo a pretendere sempre che gli altri ti capiscano.
14 dicembre 2008 alle 20:27
Bello questo lavoro sulle diverse velocità.. se lo applichi a tutte le relazioni, essendo mamma impari a sintonizzarti con gli altri e non solo a pretendere sempre che gli altri ti capiscano.
15 dicembre 2008 alle 21:04
@ bella proff … è sempre più facile la teoria che la prassi…
@ lgo diciamo che aspiro a migliorarmi ed in fondo ho fatto scelte che mi spingono in questa direzione, ma sono un pò perfezionista perciò vorrei sempre raggiungere la meta, anche perchè ora dei miei errori pagano lo scotto altri e in particolare le bimbe …
@ bello, eh! finchè no metto il pannolino alla grande e non mando a scuola la mini….
monica (fuori da matrix)
15 dicembre 2008 alle 21:04
@ bella proff … è sempre più facile la teoria che la prassi…
@ lgo diciamo che aspiro a migliorarmi ed in fondo ho fatto scelte che mi spingono in questa direzione, ma sono un pò perfezionista perciò vorrei sempre raggiungere la meta, anche perchè ora dei miei errori pagano lo scotto altri e in particolare le bimbe …
@ bello, eh! finchè no metto il pannolino alla grande e non mando a scuola la mini….
monica (fuori da matrix)