Siamo tutti più buoni e commossi dopo Telethon.
Dopo aver pensato che il bel bambino disabile guarirà grazie al nostro sforzo economico.
E’ natale … è tutti siamo più buoni.
Ma quel bambino sarà ancora così simpatico quando il “programma” della classe in cui è inserito, insieme a nostro figlio subirà i ritardi e le lamentele della maestra …
Se un sottile filo di bava inumidirà il quaderno del nostro bambino, così ordinato e preciso, o peggio se in un momento di crisi gli si getterà addosso.
Sarà solo una lite tra bimbi che si smitizzeremo subito o rabbrividiremo per l’aggressione, con un sottile disgusto verso la diversità?
E i commentatori tv che tanto si sono spesi in un programma così solidale, sapranno smettere di indulgere nel pietismo insincero verso le malattie, le disabilità, le difficoltà o ricominceranno subito a trarre fuori da ogni storia l’agognato scoop, e insieme il lato umano, il deforme, il mostruoso, compiacendosi del trash televisivo?
Abbiamo pagato tanto per “sentirci” solidali, esserlo davvero sta altrove.
Abbiamo visto gare di solidarietà fatte di soldi, per non agirla in primo piano.
Peraltro lo Stato Italiano si può ancora impegnare nel risparmiare soldi per la ricerca, la cultura, la formazione, l’educazione che sarebbero armi ben più potenti contro le malattie e contro il modo di vivere, assai bieco, che oramai abbiamo.
Tanto gli Italiani Brava Gente _ anche in un momento economicamente così difficile_ hanno saputo Essere Ancora Così Generosi verso i Più Sfortunati di Loro.
Bene!
Bravi!
Bis!
Grazie!
(questo post è ispirato ad una ricerca recente che rileva come la solidarietà che viene sempre più espressa in forma monetaria e sempre meno in opere concrete, nella vita quotidiana)
15 dicembre 2008 alle 22:00
Niente da aggiungere. Hai PERFETTAMENTE ragione.
A me viene un po’ di disgusto, di fronte a tutto questo pelo sullo stomaco e alle manine che corrono al portafogli tutte piene di sé.
15 dicembre 2008 alle 22:00
Niente da aggiungere. Hai PERFETTAMENTE ragione.
A me viene un po’ di disgusto, di fronte a tutto questo pelo sullo stomaco e alle manine che corrono al portafogli tutte piene di sé.
15 dicembre 2008 alle 22:05
E poi mi piacerebbe sapere quanti realmente arriveranno a buon fine.
15 dicembre 2008 alle 22:05
E poi mi piacerebbe sapere quanti realmente arriveranno a buon fine.
15 dicembre 2008 alle 22:49
Per una questione di “pelle”, di suono, non ha mai stuzziacato la mia solidarietà la parola Telethon: troppa organizzazione, troppi media, troppa pubblicità, forse?
Hai dato senso al mio fastidio.
La Zia
15 dicembre 2008 alle 22:49
Per una questione di “pelle”, di suono, non ha mai stuzziacato la mia solidarietà la parola Telethon: troppa organizzazione, troppi media, troppa pubblicità, forse?
Hai dato senso al mio fastidio.
La Zia
17 dicembre 2008 alle 13:31
@chiaramente credo che la solidarietà possa anche prendere forme monetarie, es quando dirette verso enti che operano in ambito extraitaliano, vedi adozioni a distanza e finanziamenti ad enti che operano per la pace o la salute nei territori di guerra.
ma appunto è un altro modo di praticare solidarietà…
per teelthon confermo quanto detto, meglio un pò più di rispetto nel qui ed ora che un euro speso via sms
17 dicembre 2008 alle 13:31
@chiaramente credo che la solidarietà possa anche prendere forme monetarie, es quando dirette verso enti che operano in ambito extraitaliano, vedi adozioni a distanza e finanziamenti ad enti che operano per la pace o la salute nei territori di guerra.
ma appunto è un altro modo di praticare solidarietà…
per teelthon confermo quanto detto, meglio un pò più di rispetto nel qui ed ora che un euro speso via sms
22 dicembre 2008 alle 21:51
no, io voto anche per la ricerca. ma forse è perchè ho malattie rare che mi toccano da vicino.
per il resto, però, concordo con te: imparassero a trattare chi ci vive, in questi incubi, come propri simili, invece che come errori della natura…
22 dicembre 2008 alle 21:51
no, io voto anche per la ricerca. ma forse è perchè ho malattie rare che mi toccano da vicino.
per il resto, però, concordo con te: imparassero a trattare chi ci vive, in questi incubi, come propri simili, invece che come errori della natura…
23 dicembre 2008 alle 09:53
@ganja … capisco il problema…
ma quello che andava sottolineato è che la ricerca va avanti perchè ci sono iniziative così … e lo stato non investe….
e che sarebbe meglio che invece di sganciar soldi le persone accettassero gli altri per ciò che sono…. ma penso che ci siamo capite ugualmente … o no?
23 dicembre 2008 alle 09:53
@ganja … capisco il problema…
ma quello che andava sottolineato è che la ricerca va avanti perchè ci sono iniziative così … e lo stato non investe….
e che sarebbe meglio che invece di sganciar soldi le persone accettassero gli altri per ciò che sono…. ma penso che ci siamo capite ugualmente … o no?