nel post precedente credevo di non aver parlato di una cosa, ma evidentemente il tema della protezione dei figli … mi è sfuggito al controllo è si è imposto allo sguardo di chi leggeva…
è vero, il tema della protezione è per me forte, profondamente stampato nel dna, di persona, di donna, di madre e anche di professionista dell’educare …
è vero la mia storia personale di figlia si è spesso confrontato con il senso di protezione che esercitavano i miei genitori, ed ora mi trovo a confrontarmi nel duplice specchio di madre e di figlia, ma non solo di specchi oramai ne ho attorno tantissimi:
mia madre, la mini e la grande, il papà della grande, e il mio compagno nel suo ruolo di papà della mini… ognuno con il suo significato di protezione e tutela, con il suo bisogno di protezione e tutela e con il suo inesprimibile ma potente bisogno di indipendenza.
ma parlare di protezione in via generica è poca cosa.
proteggere chi?
se …?
quanto?
quando?
come?
perchè?
proteggere?
lasciare andare?
per quanto mi riguarda so aprioristicamente che talvolta proteggo troppo e altre volte trascuro di proteggere da alcuni rischi, altre volte consapevolmente “lascio stare” …
ma alle bimbe questo vorrei insegnare, come dicevo nel post precedente …
che avranno paure e dovranno affrontarle, per esser donne.
che troveranno a doversi dibattere tra paure e ingiustizie, tra poli opposti e antagonismi, tra una vita che spesso è sostenuta da paradossi, tra sentimenti ambivalenti verso uno stesso oggetto, ed in tutto ciò dovranno trovare un equilibrio con se stesse…
e voi, da cosa li proteggeste o non li proteggeste?
8 gennaio 2009 alle 18:11
Anch’io tendo ad essere troppo protettiva per certi versi e troppo anarchica per altri.
Vorrei proteggerla dal dolore ma ovviamente so che non sarà possibile. Ma c’è una cosa che non vorrei conoscesse mai:l’intolleranza e la violenza che ne deriva. Vorrei che crescesse libera e indipendente, capace di pensare con la sua testolina senza uniformarsi alla massa. E vorrei che non smettesse mai di farsi domande e di cercare di conoscere e sapere quanto più possibile. Ma adesso sto andando fuori tema.
8 gennaio 2009 alle 18:11
Anch’io tendo ad essere troppo protettiva per certi versi e troppo anarchica per altri.
Vorrei proteggerla dal dolore ma ovviamente so che non sarà possibile. Ma c’è una cosa che non vorrei conoscesse mai:l’intolleranza e la violenza che ne deriva. Vorrei che crescesse libera e indipendente, capace di pensare con la sua testolina senza uniformarsi alla massa. E vorrei che non smettesse mai di farsi domande e di cercare di conoscere e sapere quanto più possibile. Ma adesso sto andando fuori tema.
8 gennaio 2009 alle 18:21
@bianca, io tento la stessa strada con la grande…mi sembra sia un modo di proteggerla anche questo, fornirle ciò che occorre per guardare la realtà e cercare risposte e soluzioni….
8 gennaio 2009 alle 18:21
@bianca, io tento la stessa strada con la grande…mi sembra sia un modo di proteggerla anche questo, fornirle ciò che occorre per guardare la realtà e cercare risposte e soluzioni….
8 gennaio 2009 alle 21:01
Io tendo ad essere troppo protettiva verso la grande, ma più per difficoltà di gestire contemporaneamente tre bambini che ormai hanno esigenze diverse che per scelta razionale. Se dovessi dire da cosa vorrei che fossero protette per sempre, in questi giorni direi dal dolore e dalla guerra, che mi fa una paura tremenda. Una volta pensavo che fossero rischi lontanissimi, ora mi sembra che le cose possano cambiare molto rapidamente. Per il resto, anch’io come Bianca e te credo che il modo migliore di affrontare il mondo, fuori, sia di imparare a guardarlo con occhi critici e mente libera. E incrocio le dita 🙂
8 gennaio 2009 alle 21:01
Io tendo ad essere troppo protettiva verso la grande, ma più per difficoltà di gestire contemporaneamente tre bambini che ormai hanno esigenze diverse che per scelta razionale. Se dovessi dire da cosa vorrei che fossero protette per sempre, in questi giorni direi dal dolore e dalla guerra, che mi fa una paura tremenda. Una volta pensavo che fossero rischi lontanissimi, ora mi sembra che le cose possano cambiare molto rapidamente. Per il resto, anch’io come Bianca e te credo che il modo migliore di affrontare il mondo, fuori, sia di imparare a guardarlo con occhi critici e mente libera. E incrocio le dita 🙂
8 gennaio 2009 alle 23:42
con la testa so che la strada migliore sarà quella del lasciare andare (ora è ancora presto). Ma so anche che il cuore si metterà di mezzo troppo spesso…
e condivido tutti i vostri pensieri sull’importanza dell’indipendenza di giudizio…il che significa dar loro dei principi etici e poi lasciarli liberi di interpretarli…
8 gennaio 2009 alle 23:42
con la testa so che la strada migliore sarà quella del lasciare andare (ora è ancora presto). Ma so anche che il cuore si metterà di mezzo troppo spesso…
e condivido tutti i vostri pensieri sull’importanza dell’indipendenza di giudizio…il che significa dar loro dei principi etici e poi lasciarli liberi di interpretarli…
16 gennaio 2009 alle 21:02
Li vorrei proteggere dalla meschinità umana, ma non posso.
Li vorrei proteggere dagli errori che faranno, ma non serve.
Non posso vivere al posto loro, posso solo dargli gli strumenti e gli esempi perché se la cavino e finché c’è, un abbraccio materno per rifarsi.
16 gennaio 2009 alle 21:02
Li vorrei proteggere dalla meschinità umana, ma non posso.
Li vorrei proteggere dagli errori che faranno, ma non serve.
Non posso vivere al posto loro, posso solo dargli gli strumenti e gli esempi perché se la cavino e finché c’è, un abbraccio materno per rifarsi.