l’aereo più pazzo del mondo (USA 1980 – film comico diretto da J. Abrahams, D. Zucker e J. Zucker) ha una scena interessante, la racconto per come la ricordo.
C’è una donna in presa ad una crisi isterica e il suo vicino di sedile cerca di placarla con delicatezza, inutilmente.
Progressivamanete la delicatezza si trasforma in impeto sempre più intenso.
Ma senza produrre risultato alcuno.
Arriva un altro passeggero che spiegherà al primo che non è così che si deve fare per calmare qualcuno e, contrariamente alle nostre aspettative, prende la donna a ceffoni.
Si succederanno una serie di passeggeri che tenteranno inutilmente di calmare la donna con modi sempre più nervosi ed isterici ….
Mi sembra un pò quello che succede in questi giorni.
Reazioni isteriche a comportamenti isterici.
Esposti da parte di qualsivoglia PIRLA contro il Signor Englaro,
che viene iscritto nel registro degli indagati insieme allo staff medico per omicidio volontario.
“L’alto magistero” delle Chiesa che si vorrebbe capace di tutelare la vita ma anche capace di esercitare un ruolo di magister = maestro in modo adulto e non isterico, con la capacità di saper valutare con cura ciò che le parole dicono, producono, attivano.
Ciò che evidentemente non è stato.
“Governanti” di serie C3, sgarrupati, arroganti e soprattutto terribilmente isterici ignoranti che vogliono difenderci nell’ultim’ora……
loro = in preda all’ansia e all’isteria …
loro che dovrebbero essere quelli che sanno governare le altrui ansie
in modo adulto
dettato dalla responsabilità
di rappresentare 58 milioni di persone….
ma perchè dico anche ignorante?
per questo: l’altro giorno ascoltavo una intervista al neurologo (Radio Popolare Milano) che ha seguito per più di 10 anni la vita di Eluana Englaro e fare le ultime cose segnalava un fatto di non poco conto.
I medici che si occupano di cure palliative (almeno a quanto diceva il medico) sarebbero contrari al provvedimento che obbliga ad idratare e alimentare i pazienti, in quanto i loro pazienti _ malati in fase terminale di tumore _ andrebbero incontro ad una morte ancor più dolorosa di quanto non facciano.
E c’è una spiegazione scientifica i malati in questa fase finale della vita vengono idratati ed alimentati sempre meno sia perchè il corpo non è più in grado di assimilare nulla sia perché l’alimentazione e l’idratazione forzata aumentano le secrezioni ancora in circolo – aumentando in parallelo ed esponenzialemente il dolore.
Riducendole invece le sofferenze si allentano lentamente e il malato si avvicina alla propria fine in modo più delicato.
Allora se questo è vero e se i nostri politici non si informano su ciò di cui stanno per legiferare vuole dire che siamo in mano a gente che non pensa ma reagisce.
my very best compliments …….
28 febbraio 2009 alle 13:26
Etica, difesa della vita, tutela dei cittadini, diritti inalienabili dell’individuo. il tutto condito in salsa cattolico-integralista. Non si sente parlar d’altro, e sempre con facce e toni di compunto compiacimento per il proprio fondamentale ruolo di guida etico-morale in questo paese di pecore.
Non occorre esser dei geni per capire che un “cittadino” muore uguale sia che veneri Jemanjà, sia che penda dalle labbra di Herr Ratzinger, sia che di religione non ne voglia proprio sapere. Per cui tu, bestia di un legislatore, su questi temi più che su altri dovresti intervenire in modo rigorosamente laico, tenendo accuratamente da parte le tue proprie convinzioni religiose in quanto esse sono – per l’appunto – tue e solo tue. Solo così, in modo laico, potrai partorire una “legge sulla fine della vita” (poveri noi…) che permetta ad un povero cristo, cattolico, mussulmano, ebreo, buddista, ateo o animista che sia, di andarsene da questo mondo bastardo con la stessa, indispensabile dignità.
Ma l’ho detto, sei una bestia, e nella tua raffinata, perversa, bizantina concezione della gestione del potere i miei elementari ragionamenti non troveranno mai spazio.
Che dio ci aiuti, chiunque esso sia.
28 febbraio 2009 alle 13:26
Etica, difesa della vita, tutela dei cittadini, diritti inalienabili dell’individuo. il tutto condito in salsa cattolico-integralista. Non si sente parlar d’altro, e sempre con facce e toni di compunto compiacimento per il proprio fondamentale ruolo di guida etico-morale in questo paese di pecore.
Non occorre esser dei geni per capire che un “cittadino” muore uguale sia che veneri Jemanjà, sia che penda dalle labbra di Herr Ratzinger, sia che di religione non ne voglia proprio sapere. Per cui tu, bestia di un legislatore, su questi temi più che su altri dovresti intervenire in modo rigorosamente laico, tenendo accuratamente da parte le tue proprie convinzioni religiose in quanto esse sono – per l’appunto – tue e solo tue. Solo così, in modo laico, potrai partorire una “legge sulla fine della vita” (poveri noi…) che permetta ad un povero cristo, cattolico, mussulmano, ebreo, buddista, ateo o animista che sia, di andarsene da questo mondo bastardo con la stessa, indispensabile dignità.
Ma l’ho detto, sei una bestia, e nella tua raffinata, perversa, bizantina concezione della gestione del potere i miei elementari ragionamenti non troveranno mai spazio.
Che dio ci aiuti, chiunque esso sia.
28 febbraio 2009 alle 19:54
Dunque…
Difficile dire di più di quel che si è detto di questa triste vicenda in questo tristo paese (che, come sto sottolineando da qualche tempo a questa parte, non scrivo più volontariamente con la maiuscola).
Il nostro è un paese che stagna. Trovo sempre più attuale quel che lucidamente scrive WM1, citato più volte, in un vecchio editoriale a “Giap!” (ma riproporlo giova e lo trovate a questo indirizzo: http://www.wumingfoundation.com/
italiano/Giap/
giap20_VIIIa.htm#ghetto).
Penso in piccolo all’amica Silvia (rinuncio a spiegare chi, per il sovraffollamento che questo nome ha avuto negli ultimi anni della mia vita…) che, matematica dal curriculum spettacolare, Mondadori non ha saputo tenere tra le sue fila per condizioni di lavoro da terzo mondo (contratti da pollaio, co.co.pro., co.co.de… e il classico superlavoro, per cui ti passi i fine settimana a correggere le bozze di un libro di cui ti hanno dato la responsabilità ma è, di fatto, una gatta da pelare). Silvia ha fatto, a dicembre – quando c’è stata la previsione di una specie di cataclisma per qualche balbettio dello psiconano sulla vendita del settore scuola della casa editrice di sua proprietà – una serie di colloqui. Uno dei quali come editor e procacciatrice di talenti per la CUP, Cambridge University Press. Dove, fra 15 gg., andrà a lavorare. Abbiamo fatto cena martedì sera a casa sua, a Milano. Una cena di commiato, di temporaneo congedo. Le ho spedito una mail il giorno successivo per ringraziarla. Lei, gentilissima, per ringraziare me della presenza, dell’ascolto, delle chiacchiere. Con promessa di una prossima cena a Cambridge. Lei che voleva rimettere piede in Italia per stare vicino ai suoi, per tentare di stare stabilmente vicino alla persona che ama (un matematico di Torino…), che ora, ad appena un anno di distanza dal suo ritorno da un assegno di ricerca in Spagna, rifà la valigia per andare di nuovo via. Non c’è speranza,amici miei. Su nessun fronte, mi pare.
Come dice Giovanni: che dio ci aiuti, ammesso e non concesso che abbia un qualche interesse verso questo mondo (cosa di cui ogni tanto fortemente dubito…).
28 febbraio 2009 alle 19:54
Dunque…
Difficile dire di più di quel che si è detto di questa triste vicenda in questo tristo paese (che, come sto sottolineando da qualche tempo a questa parte, non scrivo più volontariamente con la maiuscola).
Il nostro è un paese che stagna. Trovo sempre più attuale quel che lucidamente scrive WM1, citato più volte, in un vecchio editoriale a “Giap!” (ma riproporlo giova e lo trovate a questo indirizzo: http://www.wumingfoundation.com/
italiano/Giap/
giap20_VIIIa.htm#ghetto).
Penso in piccolo all’amica Silvia (rinuncio a spiegare chi, per il sovraffollamento che questo nome ha avuto negli ultimi anni della mia vita…) che, matematica dal curriculum spettacolare, Mondadori non ha saputo tenere tra le sue fila per condizioni di lavoro da terzo mondo (contratti da pollaio, co.co.pro., co.co.de… e il classico superlavoro, per cui ti passi i fine settimana a correggere le bozze di un libro di cui ti hanno dato la responsabilità ma è, di fatto, una gatta da pelare). Silvia ha fatto, a dicembre – quando c’è stata la previsione di una specie di cataclisma per qualche balbettio dello psiconano sulla vendita del settore scuola della casa editrice di sua proprietà – una serie di colloqui. Uno dei quali come editor e procacciatrice di talenti per la CUP, Cambridge University Press. Dove, fra 15 gg., andrà a lavorare. Abbiamo fatto cena martedì sera a casa sua, a Milano. Una cena di commiato, di temporaneo congedo. Le ho spedito una mail il giorno successivo per ringraziarla. Lei, gentilissima, per ringraziare me della presenza, dell’ascolto, delle chiacchiere. Con promessa di una prossima cena a Cambridge. Lei che voleva rimettere piede in Italia per stare vicino ai suoi, per tentare di stare stabilmente vicino alla persona che ama (un matematico di Torino…), che ora, ad appena un anno di distanza dal suo ritorno da un assegno di ricerca in Spagna, rifà la valigia per andare di nuovo via. Non c’è speranza,amici miei. Su nessun fronte, mi pare.
Come dice Giovanni: che dio ci aiuti, ammesso e non concesso che abbia un qualche interesse verso questo mondo (cosa di cui ogni tanto fortemente dubito…).
28 febbraio 2009 alle 20:32
Post interessante, ti ringrazio. Confesso di essermi tirata fuori per nausea da tutte queste polemiche e il tuo post mi conferma che c’è tanto parlare senza desiderio di conoscere davvero il perchè dell’altro. Ogni realtà può essere vista con occhi diversi e vissuta con cuore diverso. Sogno un mondo in cui non incontro chi mi vuole con-vincere, ma stupire con la sua verità e quando parla di vita e di morte si renda conto che occorre rispetto e solo rispetto per la dignità dell’altro. Sogno e cerco di inseguire il sogno!
28 febbraio 2009 alle 20:32
Post interessante, ti ringrazio. Confesso di essermi tirata fuori per nausea da tutte queste polemiche e il tuo post mi conferma che c’è tanto parlare senza desiderio di conoscere davvero il perchè dell’altro. Ogni realtà può essere vista con occhi diversi e vissuta con cuore diverso. Sogno un mondo in cui non incontro chi mi vuole con-vincere, ma stupire con la sua verità e quando parla di vita e di morte si renda conto che occorre rispetto e solo rispetto per la dignità dell’altro. Sogno e cerco di inseguire il sogno!
1 marzo 2009 alle 09:18
Sono tutti e tre post importanti.
perchè è una faticaccia improba pensare che l’altro non solo abbia qualcosa da dire,
ma che questo qualcosa possa aver valore anche se è diverso da cio che io penso,
ma che questo qualcosa di un “altro” possa anche in qualche modo “contaminare” il mio pensiero, ma al contempo si lasci contaminare da me.
alla luce di due principi significativi ed emersi in questi commenti:
a. un diritto (stato di diritto) che permetta a quanti più individui possibili, nelle loro abissali differenze, di essere riconosciuti e legittimati, visti, rappresentati.
b. il rispetto per la natura umana e la sua variegata capacità di essere ed esprimersi.
1 marzo 2009 alle 09:18
Sono tutti e tre post importanti.
perchè è una faticaccia improba pensare che l’altro non solo abbia qualcosa da dire,
ma che questo qualcosa possa aver valore anche se è diverso da cio che io penso,
ma che questo qualcosa di un “altro” possa anche in qualche modo “contaminare” il mio pensiero, ma al contempo si lasci contaminare da me.
alla luce di due principi significativi ed emersi in questi commenti:
a. un diritto (stato di diritto) che permetta a quanti più individui possibili, nelle loro abissali differenze, di essere riconosciuti e legittimati, visti, rappresentati.
b. il rispetto per la natura umana e la sua variegata capacità di essere ed esprimersi.
2 marzo 2009 alle 09:50
io sono stufa, sono schifata, sono nauseata, indignata e incazzata.
e vorrei che quell’intervista la diffondessero a reti unificate.
e che tutti quelli che han visto soffrire qualcuno li prendessero a schiaffi (sì, come nel film) per ricordargli (non per fargli capire, che lo san benissimo) quanto il loro integralismo e il loro opportunismo possano far soffire gli altri.
anche in senso fisico, a questo punto.
2 marzo 2009 alle 09:50
io sono stufa, sono schifata, sono nauseata, indignata e incazzata.
e vorrei che quell’intervista la diffondessero a reti unificate.
e che tutti quelli che han visto soffrire qualcuno li prendessero a schiaffi (sì, come nel film) per ricordargli (non per fargli capire, che lo san benissimo) quanto il loro integralismo e il loro opportunismo possano far soffire gli altri.
anche in senso fisico, a questo punto.
2 marzo 2009 alle 12:32
@ganja temo che gli integralisti preferirebbero morire piuttosto che guardare lucidamente la realtà (pensa agli uomini bomba) … ma per tutti li altri che vale la pena di sbattersi.
il blog è un buon modo (piccolo, inusitato, magari meno efficace) per fare circolare le notizie laddove i circuiti di interrompono… ho messo apposta il link con la SICP società ital. cure palliative perchè lì c’è questa informazione detta da chi questa cose le conosce dal punto di vista umano ma anche scientifico … credo la divulgazione sia un modo per permettere alle persone di sapere.
anche resta da capire cos’altro di può fare per bloccare questi idioti ….
2 marzo 2009 alle 12:32
@ganja temo che gli integralisti preferirebbero morire piuttosto che guardare lucidamente la realtà (pensa agli uomini bomba) … ma per tutti li altri che vale la pena di sbattersi.
il blog è un buon modo (piccolo, inusitato, magari meno efficace) per fare circolare le notizie laddove i circuiti di interrompono… ho messo apposta il link con la SICP società ital. cure palliative perchè lì c’è questa informazione detta da chi questa cose le conosce dal punto di vista umano ma anche scientifico … credo la divulgazione sia un modo per permettere alle persone di sapere.
anche resta da capire cos’altro di può fare per bloccare questi idioti ….
4 marzo 2009 alle 13:01
brava.
è un post bellissimo. brava.
4 marzo 2009 alle 13:01
brava.
è un post bellissimo. brava.
4 marzo 2009 alle 17:58
Io non so come quel padre ha potuto, e può ancora sopportare, l’inciviltà di questo paese e la sua miopia becera e cattiva. Che la maggior parte delle persone dica cose che non sa, e pontifichi su argomenti che non conosce affatto, mi sembra assodato. E questa cattiva abitudine riflette quelle di una classe dirigente mediocre e con poco senso morale…
Il blog è un modo per reagire e far pensare, hai ragione.
E grazie.
4 marzo 2009 alle 17:58
Io non so come quel padre ha potuto, e può ancora sopportare, l’inciviltà di questo paese e la sua miopia becera e cattiva. Che la maggior parte delle persone dica cose che non sa, e pontifichi su argomenti che non conosce affatto, mi sembra assodato. E questa cattiva abitudine riflette quelle di una classe dirigente mediocre e con poco senso morale…
Il blog è un modo per reagire e far pensare, hai ragione.
E grazie.