Nella primavera del 2008 la Cina è stata colpita da uno dei terremoti più disastrosi della storia: magnitudine 7.9 della scala Richter, oltre 69.000 vittime, 5 milioni di persone rimaste senza casa, 21 milioni di edifici danneggiati, città completamente distrutte, intere regioni isolate per molti giorni, danni economici per 86 miliardi di dollari. L’epicentro del sisma si trova vicino a Chengdu [1], capitale del Sichuan, la terza provincia più popolata della Cina.
una tragedia nazionale, come il “nostro” terremoto, è un modo per ricordare che su questa terra ballerina, non è così difficile pensare che non siamo poi così diversi, nella fatica, nei lutti, nella necessità di sapersi mostrare solidali, e di aver bisogno della mano di qualcuno.