o meglio lavoro ancora, ma diversamente.
non più con un contratto a 38 h e con quel paio di ore di viaggio al gg.
nei momenti peggiori le ore di viaggio erano 4 cioè 2+2 ore di pendolarismo automobilistico
tra la campagna e la big city.
(casa>scuola figlia grande>lavoro1>lavoro2>recupero figlia grande dalla nonna>rientro a casa)
nei momenti peggiori i lavori sono stati anche 4 in palese conflitto di interesse. (per la stessa realtà lavorativa)
stesso lavoro e luogo di lavoro molto amati e vissuti come “tana-rifugio” negli ultimi 13 anni.
una cooperativa sociale.
resterà lì un luogo del cuore e spero di qualche consulenza random.
la decisione l’ho partorita (parto distocico, podalico) negli ultimi nove mesi … anzi l’abbiamo partorita in famiglia.
così mi ritrovo a tentare di capire cosa ci sia di casalingo in me.
sarà che negli ultimi 25 anni ho sempre lavorato, studiato, vissuto, intrecciato cose&vita, viaggiando assurdamente tra i vari lavori, le case che cambiavano, una bimba che cresceva …
per cui proprio non lo so.
sono una che lavora, io.
al limite studia o legge o monta smonta i blog par capire come sono fatti e per capire come si fa a fare una cosa che volevo fare…….
vebbè stanno saltando fuori delle piccole consulenze relative al lavoro che avrei voluto fare da grande: formazione adulti ….
insomma il lavoro mi insegue e io corteggio la casalighitudine …
28 aprile 2009 alle 13:13
Lavoro vs famiglia, famiglia vs lavoro, lavoro E famiglia si rischia di impazzire, solo famiglia si teme di sentirsi soffocare, solo lavoro ne manca un pezzo.
Insomma è un guazzabuglio.
Il paradosso è poi anche che quando avresti più ragioni per stare a casa (figli piccoli da vedere crescere felici innanzitutto) è anche il periodo in cui hai più energie e la casalinghitudine difficilmente basta.
Poi i figli crescono, le madri invecchiano e di stare a casa magari ci sarebbero meno ragioni però le tue energie sono un pò consumate, tu sei un pò più disincantata, ed a casa ci stai benissimo.
Alla fine l’unica risposta è che non c’è risposta e sarebbe bello se ognuna potesse decidere di fare come si sente che ce la fa, purtroppo non sempre è dato di scegliere!
/graz
28 aprile 2009 alle 13:13
Lavoro vs famiglia, famiglia vs lavoro, lavoro E famiglia si rischia di impazzire, solo famiglia si teme di sentirsi soffocare, solo lavoro ne manca un pezzo.
Insomma è un guazzabuglio.
Il paradosso è poi anche che quando avresti più ragioni per stare a casa (figli piccoli da vedere crescere felici innanzitutto) è anche il periodo in cui hai più energie e la casalinghitudine difficilmente basta.
Poi i figli crescono, le madri invecchiano e di stare a casa magari ci sarebbero meno ragioni però le tue energie sono un pò consumate, tu sei un pò più disincantata, ed a casa ci stai benissimo.
Alla fine l’unica risposta è che non c’è risposta e sarebbe bello se ognuna potesse decidere di fare come si sente che ce la fa, purtroppo non sempre è dato di scegliere!
/graz