trovo veramente importanti le riflessioni sul corpo delle donne che stanno qui, e la grossa critica all’esposizione mediatica che vede i corpi femminili reificati e svuotati di senso.
intanto esistono altri luoghi dove i corpi continuano a mantenere intatto il loro senso di interezza.
eccovene, a mio avviso, alcuni stralci ….
[…] Il corpo velina, è lo stereotipo di una apparenza, di qualcosa che sembra solo molto detto, esposto, usato, mentre è e resta invece sempre un pò velato.
Come se esporre, troppo di se, non fosse che un modo per celare e celarsi ulteriormente, e per difendersi, con il rischio di dimenticarsi chi si è e chi si sta diventando.
E se, in questo specifico momento storico e culturale, uomini e donne non potessero fare altro che celarsi dietro il velo di questa continua sovraesposizione mediatica, dietro tutta questa denudata superficie di se?
Come se non potessero, perciò, fare altro dal non dirsi, dall’esporsi “tutto fuori” per non cercarsi – almeno un pò – anche dentro, nel silenzio, nell’ombra, nel proprio giardino segreto. […]
riprendersi il corpo, nella sua interezza, a prescindere dall’estetica, nella sua complessità, nella capacità espressiva, un corpo capace di bellezza incredibile e di estrema grettezza, di grovigli di emozioni e pensieri, è il necessario passaggio per permettere alle veline e alle/ai nostri figlie/i di non perdere se stessi, anche nella propria profondità.
e a noi adulti di non perdere del tutto il senso dell’esistere ….
30 Maggio 2009 alle 12:26
Condivido in pieno ciò che hai scritto e ho segnalato questo post sul mio blog. Spero non ti dispiaccia!
30 Maggio 2009 alle 12:26
Condivido in pieno ciò che hai scritto e ho segnalato questo post sul mio blog. Spero non ti dispiaccia!
30 Maggio 2009 alle 12:31
anzi ne sono contenta, è questo un argomento che sento molto e penso che parlarne ci potrebbe aiutare a vivere in modo più profondo e consapevole….
grazie
30 Maggio 2009 alle 12:31
anzi ne sono contenta, è questo un argomento che sento molto e penso che parlarne ci potrebbe aiutare a vivere in modo più profondo e consapevole….
grazie
30 Maggio 2009 alle 19:50
In questa scatola di vetro trasparente é contenuto il silenzio,
prezioso come un segreto,
fragile o resistente come ogni indefinibile essenza,
fuori,
lontano nel tempo e nello spazio,
i rumori,
l’aggressione sonora,
la massa parlante,
l’universo acustico,
l’urlo violento degli esclusi.
Non so da dove viene perché è in archivio da molti anni e ho perso i riferimenti. E spesso la rileggo.
30 Maggio 2009 alle 19:50
In questa scatola di vetro trasparente é contenuto il silenzio,
prezioso come un segreto,
fragile o resistente come ogni indefinibile essenza,
fuori,
lontano nel tempo e nello spazio,
i rumori,
l’aggressione sonora,
la massa parlante,
l’universo acustico,
l’urlo violento degli esclusi.
Non so da dove viene perché è in archivio da molti anni e ho perso i riferimenti. E spesso la rileggo.
3 giugno 2009 alle 21:13
Belle le immagini del video, all'inizio mi hanno ricordato la scena di Gomorra in cui Pisellino e l'altro ragazzo, in mutande, vanno a provare le armi al mare. Curioso, no? Quanto alle tue parole, non riesco tanto a soffermarmi sulla psiche di veline e simili. Ho la presunzione di pensare che ognuno deve essere responsabile di sé e della propria "non perdita". Se sceglie la strada del ritocco estetico, ad esempio, beh c—i suoi. Forse sono un po' dura, sono ormai lontana dall'epoca della mia vita in cui mi sentivo vuota e dovevo appoggiarmi al corpo, alla seduzione. E non avendo figli in età preadolescente (non ancora), il problema non mi tocca tanto. Però la tua riflessione è interessante, tornerò a leggerla.
3 giugno 2009 alle 21:13
Belle le immagini del video, all'inizio mi hanno ricordato la scena di Gomorra in cui Pisellino e l'altro ragazzo, in mutande, vanno a provare le armi al mare. Curioso, no? Quanto alle tue parole, non riesco tanto a soffermarmi sulla psiche di veline e simili. Ho la presunzione di pensare che ognuno deve essere responsabile di sé e della propria "non perdita". Se sceglie la strada del ritocco estetico, ad esempio, beh c—i suoi. Forse sono un po' dura, sono ormai lontana dall'epoca della mia vita in cui mi sentivo vuota e dovevo appoggiarmi al corpo, alla seduzione. E non avendo figli in età preadolescente (non ancora), il problema non mi tocca tanto. Però la tua riflessione è interessante, tornerò a leggerla.
11 giugno 2009 alle 06:44
@grigio …
il brano è proprio bello. ma alle volte mi stupisco che ad uralre non siano gli esclusi …. ma gli inclusi, come se nulla bastasse a renderli già inclusi, già legittimati ….
@igra
la questione non è solo delle veline, ma del trita rifiuti che ci impone di non rispettare fino in fondo noi stessi in quanto corpo mente, provocandoci di continuo ad non essere noi stessi….
11 giugno 2009 alle 06:44
@grigio …
il brano è proprio bello. ma alle volte mi stupisco che ad uralre non siano gli esclusi …. ma gli inclusi, come se nulla bastasse a renderli già inclusi, già legittimati ….
@igra
la questione non è solo delle veline, ma del trita rifiuti che ci impone di non rispettare fino in fondo noi stessi in quanto corpo mente, provocandoci di continuo ad non essere noi stessi….