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quando anche i consulenti pedagogici non san che dire….

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nell’altro (uno dei vari) blog cui collaboro insieme ad altri, i quali – per professione – si occupano di educazione, dovendo trovare un tema di attualità su cui riflettere (agganciando la vita quotidiana del mondo attorno a noi e l’educare in senso esteso) ci siamo trovati nelle proverbiali braghe di tela …
già, perchè come dice la mia amica p., pur essendo io come del resto i miei colleghi una che tematizzebbe anche la carta igienica, non abbiamo saputo trovare nulla su cui discutere questo mese, infatti così recita la home del blog:

IL NON TEMA DI GIUGNO:

È difficile trovare un tema questo mese. Tutta l’attualità pare gravitare intorno alla mancanza di senso etico e morale del Presidente del consiglio e, al di là che lo si voglia attaccare o difendere a noi spaventa che non ci si riesca a decentrare da queste discussioni, col rischio di assistere alla diminuzione progressiva della lucidità del nostro pensiero. Questo salotto vuole quindi permettere il decentramento. A tutti voi la possibilità di lanciare qualsiasi tema, purchè non c’entri con i soliti due o tre che stanno abitando la tv in queste settimane


così a chi volesse passare di qui e poi andar di là, lancio il guanto della sfida … cosa si legge di quanto succede oggi e che possa essere preso per riflettere, per imparare, e per comprendere cosa ci dice ed insegna ….

mah!!??

a partecipare si fa così

 

così è … se vi piace …

14 thoughts on “quando anche i consulenti pedagogici non san che dire….

  1. Io, sinceramente, in questi giorni sono rimasta particolarmente colpita dalla morte di Michael Jackson, soprattutto a come si sia ridotto e se questo come non sia dovuto all'educazione al palcoscenico ricevuta anche a suon di botte da bambino.
    Mi sto domandando fino a dove spingere un figlio talentuoso, fino a dove è lecito esporlo. Il viso dei suoi figli è, infatti, sconosciuto, perchè li ha tenuti il più possibile lontano dai riflettori, a differenza di quanto è successo con lui.
    Ho letto di un ritorno a ritmi più soft al posto del sovracarico di attività dei bimbi di questi ultimi anni come effetto della crisi, rischiando, però, l'ozio.
    Qual'è allora la giusta misura?

  2. Io, sinceramente, in questi giorni sono rimasta particolarmente colpita dalla morte di Michael Jackson, soprattutto a come si sia ridotto e se questo come non sia dovuto all'educazione al palcoscenico ricevuta anche a suon di botte da bambino.
    Mi sto domandando fino a dove spingere un figlio talentuoso, fino a dove è lecito esporlo. Il viso dei suoi figli è, infatti, sconosciuto, perchè li ha tenuti il più possibile lontano dai riflettori, a differenza di quanto è successo con lui.
    Ho letto di un ritorno a ritmi più soft al posto del sovracarico di attività dei bimbi di questi ultimi anni come effetto della crisi, rischiando, però, l'ozio.
    Qual'è allora la giusta misura?

  3. introduci tue questioni non da poco.
    la prima sul senso che ha esporre i bimbi al successo, alla propria eccezionalità, al genio, o anche ad abilità e talenti particolari.
    la seconda nel rapporto che esiste tra ozio e tempo occupato.

    sulla prima mi stuzzichi perchè ci pensavo l'altro giorno, quando scrivevo di nuovo sul rapporto tra video (tv) giovani e società.
    e pensavo a mia figlia(quella grande e che più si avvicina all'età critica) e se sarò in grado di farle vedere che oltre alla velina, ci sono le sarte, le parrucchiere, le estetiste, il tecnico luci, il coreografo, l'insegnate di ballo teatro e dizione e via discorrendo.
    ovvero che l'eccellenza di pochi si basa su una fortissima interconnessione e capacità di lavoro di altri, che fanno un lavoro meno esposto visibile e telegenico.
    cionostante si tratta di lavori che possono essere passione, divertimento, impegno, abilità, tecnicismo, professionalità ma anche invisbilità (certa) e umiltà (forse).

    insomma una vita da gregario, come canta ligabue.

    eppure sembra che solo l'eccellenza visiva sia un modo si sapersi capaci, se tanti mi vedono io sono riuscito …

    in che relazione mettiamo queste due cose?

    tra una figlia nota, famosa, ricchissima e devastata (come michael jackson) e magari anche geniale, forse preferirei una figlia che trova il modo di accettare ciò che è …

    tra ozio e ovedosaggio di stimoli, immagino che ci sia un giusto mezzo.
    certo fa riflettere il vivere in un mondo dove è costante l'overdosaggio di cose, di cibo, di gadget, di attività, dove i "consumi" sono frenetici, e perennemente insoddisfatti …

    m.

  4. introduci tue questioni non da poco.
    la prima sul senso che ha esporre i bimbi al successo, alla propria eccezionalità, al genio, o anche ad abilità e talenti particolari.
    la seconda nel rapporto che esiste tra ozio e tempo occupato.

    sulla prima mi stuzzichi perchè ci pensavo l'altro giorno, quando scrivevo di nuovo sul rapporto tra video (tv) giovani e società.
    e pensavo a mia figlia(quella grande e che più si avvicina all'età critica) e se sarò in grado di farle vedere che oltre alla velina, ci sono le sarte, le parrucchiere, le estetiste, il tecnico luci, il coreografo, l'insegnate di ballo teatro e dizione e via discorrendo.
    ovvero che l'eccellenza di pochi si basa su una fortissima interconnessione e capacità di lavoro di altri, che fanno un lavoro meno esposto visibile e telegenico.
    cionostante si tratta di lavori che possono essere passione, divertimento, impegno, abilità, tecnicismo, professionalità ma anche invisbilità (certa) e umiltà (forse).

    insomma una vita da gregario, come canta ligabue.

    eppure sembra che solo l'eccellenza visiva sia un modo si sapersi capaci, se tanti mi vedono io sono riuscito …

    in che relazione mettiamo queste due cose?

    tra una figlia nota, famosa, ricchissima e devastata (come michael jackson) e magari anche geniale, forse preferirei una figlia che trova il modo di accettare ciò che è …

    tra ozio e ovedosaggio di stimoli, immagino che ci sia un giusto mezzo.
    certo fa riflettere il vivere in un mondo dove è costante l'overdosaggio di cose, di cibo, di gadget, di attività, dove i "consumi" sono frenetici, e perennemente insoddisfatti …

    m.

  5. a questo proposito è assi bella la riflessione che si legge qui

    http://lasimopuntoit.splinder.com/post/20863266/i+bambini+con+la+maschera

  6. a questo proposito è assi bella la riflessione che si legge qui

    http://lasimopuntoit.splinder.com/post/20863266/i+bambini+con+la+maschera

  7. Monica, scusa, il link che hai indicato non è cliccabile…
    Igor

  8. Monica, scusa, il link che hai indicato non è cliccabile…
    Igor

  9. @igor purtroppo non posso fare un link diretto per cui si fa copia incolla… sorry 🙂

  10. @igor purtroppo non posso fare un link diretto per cui si fa copia incolla… sorry 🙂

  11. prova 3,5

  12. prova 3,5

  13. Prova 2

  14. Prova 2

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