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cosa banali o forse no, o forse si…

3 commenti

Leggera emicrania ridondante, la testa fa booinnnggggg boooooinnng.

Oggi due contadini come cow boys con cappellaccio e sigaretta, passo dinoccolato, senza mandrie e cavalli, ma con trattori e campi di frumento.
Un bel pò gialli.
I campi non i contadini
Un ben bel giovinotto di colore (centrafrica tant’era nero) alto, anche lui dinoccolato, insomma uno bello e basta, una via di mezzo tra il look da modello e  quello da fancazzeggio estivo.
Donna seria si, ma mica cecata.
Ho pensato ai nostri leghisti, aaavvvvabbbè  a volersi male!!
Insomma i migliori cervelli (dicesi) sfuggono da questa Italia che non paga, non ricerca, non innova, non si rinnova, tuttalpiù rinnova il mito del celodurismo …
In cambio arriva chi ha voglia di fare, spesso ha voglia, e che ha fame, e che arriva da non c’è nulla. Le PMI aperte da extracomunitari in questa fase recessiva, pare non risentano della crisi, ma anzi funzionino bene, a dispetto della crisi.
Forse per chi arriva dal peggio, la voglia di rinascita è più potente.
A noi spetterà la centrale nucleare di Homer: scartata dei francesi, che l’ hanno rifilata al Silvio nazionale. Lui crede di aver fatto un affare, no?
Ho sentito una bella intervista a John Trudell, che parlava della libertà che ci raccontiamo di avere e che non c’è. Del fatto che oggi siamo tutti virtualmente indiani delle riserve, qualcuno decide per noi, sfruttando la nostra terra.
Fin dalla nascita siamo stati programmati a credere ciò che la classe oppressiva vuole che noi crediamo. Non siamo mai stati educati a pensare. Siamo stati programmati con dati ed informazioni per fare funzionare il sistema, così come ci si sarebbe comportati con una macchina. Non siamo stati educati come esseri umani. Non siamo stati educati a ricercare e vedere la conoscenza. Siamo stati educati a memorizzare, a credere e a vomitare fuori il tutto a comando.
E quindi… quindi la situazione è seria. Se vogliamo cambiare dobbiamo pensare in modo creativo: dobbiamo creare un uso coerente della nostra intelligenza.” stralcio di intervista  j.trudell tratto da http://www.sentierorosso.com/trudell.asp
Ma in fondo non interessa a nessuno.
Roba triste.

3 thoughts on “cosa banali o forse no, o forse si…

  1. Avere il proprio destino tra le mani è molto più difficile che lasciarlo tra le mani degli altri …

  2. Avere il proprio destino tra le mani è molto più difficile che lasciarlo tra le mani degli altri …

  3. @grigio … diciamo di si, se si ragiona intorno al proprio ombelico e ci si da una propspettiva sulle cose di 4/5 anni … ma la vita dura di più … è difficile non esser miopi!

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