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reprise: il prof e il traduttore universale ….. e il ddl aprea

1 Commento

se ne legga qui dal grigio e qui da metilparben.
in sintesi i prof devono conoscere la cultura  la lingua, la storia, la tradizione ( o similia) della regione in cui andranno ad insegnare.
secondo il ddl aprea.
poi smentito.
a parte l’anomalia di dire una cosa e smentirla il gg dopo.
fare una legge e correggerla il gg dopo.
dire una cavolata a caso e sostenere di essere stati fraintesi il gg dopo.
…. chè una persona normale dopo un tot. di tempo, a furia di venire sempre fraintesa, si preoccuperebbe un pò e andrebbe dal neurologo per capire se ha problemi di dislalia organica perifrica, un disturbo fonetico-fonologico, o verificherebbe se i problemi di non comprensione dipendano da una sordità incipiente, che impedisce di ascoltare e quindi di rispondere in modo congruente.
ma una area politica non è una singola persona e una patologia fonetica non è di origine virale e non può attaccare, diciamo, 100 persone tutte insieme … tanto per dire.
facciamo finta che qualcuno lo abbia anche detto, o anche solo pensato.
una persona che va a vivere, e quindi anche ad insegnare, in un luogo diverso dal proprio di origine, giocoforza, imparerà in orari extra lavorativi (vita vera insomma) la storia del paesino dove insegna, la geografia che gli occorre per muoversi, le tradizioni, le feste patronali.
saprà perfino se alla festa del paese si mangia salamella, o abbacchio, o pesce di lago fritto o risotto con le rane.
dicesi apprendere dall’esperienza.
il prof/la prof sarà calato/a in quel luogo e di quel luogo sarà parlare ai suoi alunni, che in quel luogo vivono, e confrontarsi con loro.
potrebbe avvantaggiarsi forse dal capire il dialetto, ma come dice il grigio, il dialetto si sfuma di paese in paese, di certo il  dialetto bergamasco non ha molto in comune con dialetto dell’oltrepò pavese … perciò sarebbe un apprendimento inutile da avere. o da dare visto che in italia (a scuola) si parla in italiano.
sarebbe insegnare e imparare l’ovvio.
significherebbe anche rendere i luoghi e i dialetti, quindi anche chi li attraversa, impermeabili agli apprendimenti, e ai cambiamenti, raffinandoli, specificandoli, identificandoli a tal punto da renderli sterili.
un sistema che non evolve muore, esattamente come un sistema che si trasforma continuamente non trova punti di equilibrio.

One thought on “reprise: il prof e il traduttore universale ….. e il ddl aprea

  1. Tieni conto che io insegno a cinque chilometri da dove abito, e già sono due dialetti diversi…
    Sigh. In che mani

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