si potrebbe dire così, parafrasando ciò che si diceva eoni fa, a mò di giustificazione…
le cosidette compagne che sbagliano sarebbero quelle la folla di giovanotte che irretite da moloch dello sguardo, cui sacrificare la propria complessità a favore anche soltanto di una comparsata in tv, come a garanzia di un futuro socioeconomicolavorativo migliore.
si potrebbe dire, in questa congiuntura economica: “come dar loro torto? il lavoro è lavoro!”
colpa nostra?
degli adulti che non hanno passato abbastanza il senso della complessità?
colpa di noi che fingiamo di usare tv come cibo della mente … ma in realtà siamo solo mangiatori di loto?
colpa solo della tv cattiva maestra?
ma la responsabilità non è dono/onere individuale?
capisco che è difficile non finire nei moralismi, un pò beceri.
ma non ho più voglia di assumermi la responsabilità di quelle donne/ragazze che occhieggiano e furbeggiano nei media, e che si svendono per il lavoro.
essere belle e procaci è certo un dono, e indubbiamente aiuta, ma l’uso strumentale per ottener favori non mi convince; visto che lì accanto ci stanno altrettante belle figliole che il lavoro se lo faticano, guadagnano, cercano.
non giustifico loro come non giustifico mai le furbetterie e le furbate, per aver qualcosa senza fatica e fottendo gli altri, siano essi concorsi truccati, pensioni patacca, leggi ad personam.
fino a qualche giorno fa mi dicevo ancora che sta nelle nostre responsabilità, come società adulta, non avere invertito la tendenza velina.
dopo una bella sosta vacanziera ‘sta fantasia mi è un pò passata …. e dopo la lettura degli alti pensieri della solita starlette berlusconiana: ” Quanto al futuro, la Capone dice che non le spiacerebbe una nomina a ministro. Ma può anche darsi che finirà a fare l’attrice, il magistrato o l’avvocato
poi, dopo questo no.
no.
non ci sono proprio più riuscita, non si tratta di fare guerra tra donne.
ma tra categorie di pensiero: tra quelle che pensano che l’esposizione del proprio decolletè sia una via sicura per superare un esame, trovare lavoro, fare politica o suscitar l’interesse dal capo satiro… e quelle che anche a 24 anni sanno della complessità, del valore di contenuti e contenitori, e hanno aver voglia di valorizzare i propri saperi, le capacità che vanno esercitate… sapendo la differenza tra sapere e vista… ( e magari hanno un decolletè altrettanto spettacoloso)
no.
io no.
io non mi voglio proprio assumere la responsabilità di chi bara al gioco.
siccome c’è quella quisquilia che si chiama libero arbitrio, chi bara, chi gioca sporco lo fa per scelta propria.
poi qualcuno di più svelto dovrebbe spiegarmi perchè la politica sia diventata così di moda come lavoro.
forse perchè non si percepisce che esiste una responsabilità propria e vera verso gli altri? magari sembra che governare sia belle case, belle donne o bei gioielli, bei viaggetti e/o qualche ora a passeggio per la bouvette con la borsa prada al braccio, che sia un giochetto di potere e in fondo la responsabilità è di nessuno, in cui ciò che conta è l’immagine.
tanto i risultati errati si correggono con i giornali.
eppure anche al politico più fannullone o alla ministra svelinata dovrebbe apparire che anche il fare nulla ha conseguenze, più o meno dirette su una sessantina di milioni di persone – cotanti sarebbero gli italici abitanti – e che a sbagliare, prima o poi, la tranvata arriva.
soprattutto perchè non tutti e tutte si chiamano silvio o giulio.
insomma nei macrosistemi la scelta, anche inconsapevole si porta dietro conseguenze e responsabilità. non saperlo significa essere solo stupidi e stupide.
la mia solidarietà a questa donne andrà solo se sapranno smettere di fottere le altre …
26 agosto 2009 alle 14:01
Ho tre-minuti-tre e questa è materia che merita un miglior trattamento. Come al solito con i tuoi post, peraltro.
Ma torno, giuro che torno
/graz
26 agosto 2009 alle 19:10
Guarda, io non ne voglio proprio sapere, di solidarietà femminile con queste qui.
Hanno assunto una logica maschile, se ne assumano tutta la responsabilità.
Tanto, per loro la fallita sono io 😉
Siamo proprio su piani inconciliabili, e la prossima volta che qualcuno mi accusa di fare la guerra tra donne, giuro che lo strozzo.
Comunque, bentornata 🙂
Sentivo un po' la tua mancanza…
27 agosto 2009 alle 07:32
@graz vorrà dire che attendero 🙂
@lgo mi dispiace proprio dover pensare che l'alleanza con donne siffatte deve esssere utopica.
ma in fondo la speranza di un posto in parlamento….
bleach!
28 agosto 2009 alle 19:25
Ci ho pensato e ci penso e non credo di riuscire a scrivere qualcosa di sensato in meno di quindici cartelle … 😉 ergo prenditi una sedia ….
Non credo che si tratti di guerra tra donne. E' un fatto, sono femmine, ma qua si parla di valori (o non valori) che sempre quelli sono, siano essi declinati al femminile a colpi di tette e culi o al maschile a colpi di ferrari e starlette di accompagnamento.
C'è stato un periodo in cui i valori in cui io mi riconosco erano oggetto del dibattito ed influenzavano il contesto sociale e culturale della nostra nazione.
Oggi il bastone è passato di mano e sulla ribalta abbiamo tutto ciò che vediamo tutti i giorni.
Io sono forte sostenitrice della teoria del pendolo e penso che prima o poi la corsa invertirà il suo senso. Sarebbe auspicabile dargli 'na spintarella e fargli cambiare direzione prima che qua si vada allo sfascio ma mi sembra che non ci siamo ancora …
Per quanto riguarda come possa venir recepito ed interpretato il ruolo del politico … suppongo che il tuo fosse un esercizio di retorica, giusto?
Siamo al paradosso: il valore principe è la tripletta gioventù(presunta o reale)-denaro-visibilità ma la stagnazione economica rende evidente anche ai più fessi che i danari non si fanno certo lavorando. E pure in televisione non è poi così facile arrivarci, anche se metti le terga in piazza al miglior offerente. Per contro i politici stanno di più in tv che al parlamento, il governo è guidato da un capocomico ed i reality non si distinguono più dalla realtà. La democrazia è declinata in termini di io ti dico cosa devi fare, tu lo fai ed in cambio io ti lascio mangiare.
E' chiaro che in questo contesto una sedia politica vale tanto quanto un ingaggio televisivo, no? Tanto poi cosa fare te lo dice lui …
Vabbè, poi io sono rozza, incattivita e persino un filino nichilista ….
/graz (sai cosa vuol dire scrittorroica? sallo!!!)