domani vado a consulenzare da consulente.
roba seria.
roba da mettere insieme due stracci di vestito che siano me e che parlino di me.
vestiti ufficiali, insomma.
indossare il ruolo, si dice.
ma senza perdere la mia identità, quella che sono io.
poi ho pensato che il quel contesto il mio pezzo di consulente sarà quello di chi porterà il linguaggio del corpo, l’approccio psicomotorio, il corpo che agisce, pensa e narra.
e che il mio sguardo e la mia parola dovrà dire questo, dovrà restituire la complessità del corpo ad un contesto che l’ha persa e non la vede più.
il tutto comincerà subito a partire (banalmente) da come mi vesto, da come parla il mio corpo attraverso i colori e gli oggetti che porta con se, attraverso abiti che permettono o meno movimenti, scarpe che esprimono possibilità differenti di movimento e via di seguito.
ovviamente questo post non ha un senso alcuno se non lo relativizzo all’uso del corpo e dell’abbigliamento che si fa, se non lo astraggo da pensonale e lo lancio nel web a farsi un giretto …
di post sui corpi, sulle veline e via di seguito ne ho sprecati anche troppi, è vero! ma più ci penso e più mi sembra che complessificare il “corpo” sia la strategia mancante che ci permetterebbe di uscire dalla crisi profonda che ci blocca.
il che vuole dire che non andrò vestita con mini, tacchi a spillo e tette al vento, come se l’unica cosa comunicabile per una donna sia la sua femminilità.
e mi chiedo se poi sia così vero che gli uomini capiscono la femminilità di una donna solo se gli viene sbattuta sul naso (?).
7 settembre 2009 alle 16:40
Per mia esperienza gli uomini interpretano la femminilità della donna in base ai loro bisogni oserei dire soddisfatti o meno. Le donne partono da altri bisogni e altri linguaggi. Comunque è bello essere consapevoli del messaggio che vogliamo dare di noi ogni giorno che ci vestiamo! Chi sa leggere legge il resto poco importa.
7 settembre 2009 alle 19:58
Non so. Credo che ciascuno capisca le parole che conosce 😉
Col fatto che per molti donna=tette&tacchi ci dobbiamo convivere, no? Cercando di resistere…
(perché il trasferimento qui?)
7 settembre 2009 alle 21:04
@lgo ti spiace se ti mando su blogger del 25 e 27 luglio? i ho anticipato lo spostamento ….
:-))