le tre verità del tuo lavoro: tre positive e tre negative.
allora ben lungi da me ogni velleità filogovernativa: trovando che le varie riforme in atto siano capziose e stupide e sommamente disoneste nelle premesse negli sviluppi e nelle finalità.
però ognuno di noi, toccato negli interessi lavorativi e monetari, finisce per fare quadrato attorno al lavoro. assolvendone le criticità che fino a tre gg prima esecrava.
in realtà in questo momento il giochino dell’onestà non lo proporrei a nessuno.
e mi ostino a fare quadrato pur conoscendo le criticità di alcuni lavori.
però mi dico che in un diverso momento politico l’onestà intellettuale dovrebbe sortire alcuni cambiamenti che partono da chi lavora e vuole la qualità per se e per la rete che contribuisce alla costruzione del lavoro.
oggi la sola logica possibile è la tecnica della testuggine, mutuata non solo dalla visione del film 300 di frank miller ma anche usata dalle truppe dell’antica roma.
la cosa non mi soddisfa per nulla. però.
11 settembre 2009 alle 07:59
Sono fuori gioco: posso scrivere quando mi pare, fare il pisolino se ho sonno, portare a spasso il bassotto se mi va … e dialogare con gli amici quando lo desidero. Direi quasi tutto positivo. Forse questo è il lato bello della pensione:-))
11 settembre 2009 alle 13:59
ai 300 però non è andata benissimo : mera gloria …
11 settembre 2009 alle 15:27
@giardigno però i 300 erano bravini nella tartaruga!! poi morti ma bravi!
@il grigio pensione, una dolce parola di cui non saprò mai il significato… temo.
sebbene non mi manchi poi tutto sto tempo (un pò si ma non tantissimo) credo che per troppo precariato dovrò lavorare sino ai 150 anni …