1. la ragazzina dodicenne morta di parto in yemen, era una di quelle micro spose giovanissime, che una legge iniqua permette … una legge propedofili – è evidente -. Che dire?  Il marito aveva 24 anni. Lei invece dopo tre gg di travaglio è morta in ospedale, che uno si chiede ma il cesareo laggiù è vietato per legge?  E se invece di parlare tanto delle culture, dei confronto tra culture, tra religioni, ragionassimo con il vecchi adagio prima le donne e i bambini.

Cioè tuteliamoli. Punto.

2. la nostra (nostra??) amichetta mara (carfagna), quale stato italiano, si ergerà a difensora  e parte civile nei processi per le giovani donne uccise dal padre. Capziosamente la famiglia è musulmana. Come nel gioco dell’oca tornate al via. Casella numero uno. SE i numeri delle violenze sulle donne sono in crescita allora la parte civile dello stato, sia per tutte. La violenza non ha colori, culture o religione, è evidente.

Tuteliamoci. Punto.

3. L’ennesimo fatto di cronaca parla di madri che uccidono i lori figli, piccolissimi o meno. Sempre più spesso. E’ così che ce lo raccontano i media perchè la cosa fa audience o perchè i dati sono in crescita. O perchè questa società, che si finge civile in questo momento storico e non lo è, che finge di tutelar la vita ma con i suoi mille distintguo, che sembra incapace ed incomptente a vedere oltre lo specchio che riflette solo immagini approssimative …. non sa tutelare il futuro, le madri e i loro figli. Una madre fragile ed impaurita, senza futuro, in un turbinare di paure ma gestite cosa può fare, se nessuno le fa rete, culla, nido, supporto accanto?

Tuteliamole. Tuteliamo il nostro futuro.

O è cosa troppo costosa?