che mentre tutta compunta si appresta, ben vestita, truccata, parruccata, agghindata per come è usa gironzolare in giro, ad andare alla messa di natale … un praticante della religione degli urlucchi sbomballini, le strappasse di dosso il crocifisso in triplo oro placcato in platino e vanadio quello tutto cosparso di diamanti venusiani, perchè per la sua religione, quella del praticante urlucco sbomballino portare oro addosso è segnale di umiltà e sottomissione al dio danaro, che rappresenta il dio demone , e questo lo turba terribilmente …
così noi donne ci si chiede se la liberazione della donna debba avvenire andando a smarronare le palle nell’ultimo giorno di ramadan, che è come insultare il natale, no?
o se non abbia più senso farlo capillarmente a scuola, nei consultori, dove insegnare per prima cosa il senso di se, il valore della donna, la parità e poi sostenendo il percorso di chi senta di doversi emancipare da certi vincoli culturali (casa protette, avvocati gratis, forze dell’ordine formate per questi compiti).
difficile liberare qualcuno che non si sente prigioniero.
difficile anche pensare che l’alternativa liberatoria per le giovani donne sia passare dal burka alle tette spalmate in tv.
in genere la liberazione dovrebbe tematizzare maggiore libertà non una differente prigionia, da donna negata e nascosta a donna tetta… che fortuna!
23 settembre 2009 alle 11:56
Mmm, io le farei ben altro. Ma del resto, la signora ha probabilmente effettuato opere idrauliche, chiamiamole così, a qualcuno molto in alto… Sono solo delle squallide vendute.
23 settembre 2009 alle 12:21
si. ma il problema è che legiferano “per” noi.
e spetta forse a noi denotare che il problema non è il burka o il velo, ma la ricerca di un piano differente di intregrazione e integrazione.
poi, come dire se la signora si sia dedicata o meno ad attività simili, al limite segnala una certa caduta di gusti …
mica parliamo di george cloneey o johhny depp … ma di pòlitici italiani!!!
23 settembre 2009 alle 21:34
Ma dai, che la “signora” non voleva liberare nessuno, aveva solo un po’ di nostalgia della tivvù, che il suo capo non lascia spazio per nessuno.
Quella fascista era, e fascista è rimasta, nonostante la chirurgia plastica.
24 settembre 2009 alle 12:33
Si, si, si a tutto quello che dici. La signora in questione, onestamente, mi sembra uhna persona così inutile e meschina, manco parlarne.