…Contrary to popular belief, women in the Middle East are not strictly marginalised in society and the workforce. That is to say, they are not necessarily as oppressed or victimised as is often perceived. This is according to a working paper by INSEAD research fellow Katty Marmenout, who is based at the Centre for Executive Education and Research in Abu Dhabi. …
Guarda, sul velo ho riflettuto tanto, ci ho fatto un post, ma non mi sembra questo enorme simbolo di oppressione se una sceglie di metterselo da sé, facendo finta che l’esempio dell’ambiente circostante non conti nulla, come non conta per i tatuaggi, i piercing, le labbra a salvagente di tutte le femmine televisive italiane ecc. Sono scelte libere nella misura in cui.
Il mio problema invece sorge quando il velo che io porto serve a motivare il dar della troia a mia sorella che non lo porta.
Ecco, siamo sempre lì. Sante o puttane, non se ne esce a nessuna latitudine.
24 settembre 2009 alle 12:28
Guarda, su7l velo ho rifpettuto tanto, ci ho fatto un post, ma non mi sembra questo enorme simbolo di oppressione. Lo
24 settembre 2009 alle 12:31
Guarda, sul velo ho riflettuto tanto, ci ho fatto un post, ma non mi sembra questo enorme simbolo di oppressione se una sceglie di metterselo da sé, facendo finta che l’esempio dell’ambiente circostante non conti nulla, come non conta per i tatuaggi, i piercing, le labbra a salvagente di tutte le femmine televisive italiane ecc. Sono scelte libere nella misura in cui.
Il mio problema invece sorge quando il velo che io porto serve a motivare il dar della troia a mia sorella che non lo porta.
Ecco, siamo sempre lì. Sante o puttane, non se ne esce a nessuna latitudine.