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gdo e morte (del territorio) … la Grande Distribuzione Organizzata

9 commenti

Ehhhhhhhhhhhhhhhh, e già!

http://freebarcodefonts.dobsonsw.com/

PREMETTO: Post indelicato ed indigesto. Risparmiatevelo se oggi è la vostra più bella giornata. In più non ha nemmeno il lieto fine.

la GDO è la madre di tutte le colpe. Forse no, ma come la madre dei cretini è sempre pronta a fornicare e a partorire centri commerciali.

Per carità gli stessi hanno pure una loro bella e sacrosanta missione.

Qui hanno sostituito prontamente la piazze vuote. Lo struscio, il passeggio si fa lì. Forse non si fa….

I comuni incassano, una piccola variazione al piano regolatore e via, piovono quattrini. Sporchi, maledetti e subito, come diceva mio padre…

GEOGRAFIA

Asse Milano Mortara dopo l’incubo a trecentoteste composto da tangenziale est e un accumulo di centri commerciali; ikea, castorama, decathlon, sorelle ramonda, spizzico, chateu d’ax, esselunga, emmelunga, oviesse, kiabi, metro, orme, demas sposi, auchan, combipel, mediastore(o similia??)… spalmati in circa 300/400mt che avete presente quanto vi ci vuole a prendere la Tang in ogni ora del giorno??

Vabbè superato l’incubo, penserete ignari. Ma prima di giungere sani e salvi diciamo in un posto anonimo come Castello d’Agogna dove c’è peraltro uno Spesa amica e un mega store delle scarpe … dove ancora interfacciarvi con: Esselunga ad Abbiategrasso, Vivo centro commerciale, (escludiamo per pietà vostra i vari hard discount che non stanno affacciati, proprio propriamente, sulla statale). C’era un Gs che è rimasto aperto meno di 6 mesi, se non l’hanno riempito è una mgastruttura vuota.

Volete superare di un pò il Po, il padre fiume Po, e giungere in zona Vigevano? Giuro non vi troverete male. Troverete un discount grossisiti ma anche dettaglio di cibarie, e finalmente 3 piani di Iper coop con fontane, ascensore di cristallo e circa 60 negozi, sessanta. Poi un Esselunga mostruosamente grande e qualche negozio sparso, inside.

Evitate con cura la splendida piazza Ducale.

Passate direttamente oltre in zona Parona, candidata all’intremodale e fornitrice di fumi termoinceneriti. Altro mega centro commerciale Bennet, con 20 negozi, Scarpe e Scarpe, Mela Blu, Combipel etc etc Di fronte c’è anche il mega cinema 7 sale sette!!

A circa un 1 km e siete a Mortara, Superato il cimitero, ehhhhhh si, ebbene si a quello non si è potuto rinunciare! E poi finalmente una specie di sottomarca di magastore del fai da te, e un hardissimo discount. E finalmente il Bennet bis, il primo formato mignon o quasi, solo 6/7 negozi, e una bis del maegastore del fai date, ma ha un altro nome. Per fortuna!

Ancora un pò di pazienza e dopo altr 2 km il sopracitato paesetto di castello di Agogna. Di li in poi siate certi del nulla. Fabbriche di risaie, e fabbriche di legno (pioppeti), tanta chimica, qualche riseria (2/3 per paese) e a una manciata di km una splendida nave spaziale, Km e km di territorio posseduto dalla raffineria. Bella grossa. Di notte fa tanto Star Wars … se c’è la nebbia invece Blade Runner ….

Raffineria

Avete contato quanti centri commerciali? Volete sapere l’estensione in km, circa trenta (30).E secondo voi che fine fanno le botteghe, i negozi, che animano le città? Chi resta ad animarle, a vivificare i quartieri con le piccole cose, il pane sotto casa, la libreria, la gente che passa e si saluta. Avete una vaga idea della politica della GDO e delle centrali di acquisto, di come strozzano i produttori?

(il Grana viene venduto sottocosto dai produttori, cioè chi lo vende lo fa già in perdita)

Muore il piccolo commercio e muoiono le città, le relazioni umane, lo scambio, lo struscio, l’innamorarsi, il sorriso, la pasticceria che fa i babà più buoni del mondo.

Tutti zombizzati dalla GDO.

Dalla città del Compro!

Salute!

Siete sicuri che il vostro sindaco, quando vi prospetta un nuovo centro commerciale, stia davvero facendo i vostri interessi di cittadini.

Pensatevi fra 6 anni.

BCdawnOfDead1920x1200

Rilassatevi gli zombie non senton male!

9 thoughts on “gdo e morte (del territorio) … la Grande Distribuzione Organizzata

  1. tangenziale Ovest! mi autocorreggo!

  2. Io li amo i centri commerciali, ma santiIddio, quanti ne avete? Noi qui a Bologna ne abbiamo sì, ma non così vicini gli uni agli altri. I negozi in paese resistono, almeno il panettiere e il macellaio, manca solamente una salumeria, dove c’era allora adesso c’è una rosticceria cinese. ecco l’unica cosa che mi manca veramente, soffocata dei centri commerciali, è la libreria come una volta, con la libraia che ti sapeva consigliare, con la quale potevi scambiare due chiacchiere, adesso invece….se chiedi consiglio ti dicono di leggere laquarta di copertina

    • abbastanza da cominciare ad odiarli … sono funzionali si.
      ma quando i paesi cominciano a morire ci si chiede la loro funzione, profitto di alcuni versus la morte del territorio???
      librerie così si sono perse è vero. ma fa parte di un impoverimento più globale ..che triste

  3. Ed io rimango colpita nel vedere quanta gente viva i centri commerciali come moderne mete piene di sirene allettanti, luoghi in cui trascorrere il tempo libero, i sabati pomeriggio, le domeniche…
    Ma non è soltanto il proliferare di queste mega-strutture a strozzare il commercio dei piccoli esercenti. In molti centri storici gli affitti hanno ormai raggiunto cifre esorbitanti, per cui piccoli negozianti si vedono costretti a cessare l’attività e al posto di quei negozi con una storia, una “personalità”, ecco spuntare esercizi commerciali di grandi catene, uguali dappertutto, stesse vetrine, stessa merce, uguale musica talora assordante, porte aperte in inverno in barba ai più elementari principi di risparmio energetico…
    E tu li puoi trovare in qualsiasi città d’Italia e d’Europa, in un’omologazione spersonalizzante…

    • Ecco ciò che sta succedendo qui vicino, a voghera… una città che per più motivi muore lentamente.
      a natale nella via principale del centro, il sabato prima di natale – per precisione – gruppetti di gante, pochi pacchetti, un saluto qui è lì… tutti al mega centro, intontiti da calca e ressa….
      mi è chiarissimo come muore un centro storico, una microeconomia …
      mi chiedo chi e cosa ne resterà: chi vince davvero alla fine?

  4. Entro raramente nei centri commerciali, con eccezione di IKEA, per ovvie ragioni (90 mq in cinque). Detesto pensare di passare le giornate dentro a quei luoghi in cui è tutto un tripudio di offerte anonime, plasticaccia, sorrisi finti e roboanti e provviste sugo in quantità. Che fare? Non ne ho idea, forse nel nostro piccolo, senza dissanguarsi, cercare almeno, se manca il latte, di andare alla latteria sotto casa, invece di fare la fila per due euro di roba.

  5. speriamo di rimanere vivi prima di morire …

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