Un post di mammamsterdam
“Ultimamente, all’ennesimo conoscente dichiaratamente di destra che mi dice (A ME): voi di sinistra, voi comunisti, mi si erano scatenate una serie di considerazioni.
Perché non so voi, ma a me ha sempre dato un fastidio sentirmi definire di sinistra, poi chissà come mai, sono decenni che ogni tanto salta qualcuno che me lo deve ricordare. E la mia prima rezione è sempre quel moto intimo di ribellione. Io preferivo definirmi trasversale, che ve ne sembra? E il turchese è da sempre il mio colore preferito e calzini turchesi ne indosso sempre.
No, io non sono comunista. Bisognerebbe ricordarsi che branco di bacchettoni, retrogradi, misogini e tristi che erano i comunisti in Italia al tempo del glorioso PCI. Bisogna ricordarsi il dogmatismo, l’incapacità di ascoltare le critiche, peggio ancora se ben intenzionate e che venivano dall’interno, da gente che l’ideale ce l’aveva forte come tutti ma che rifiutava di mettersi i paraocchi.
I comunisti migliori che ho conosciuto, ai tempi, era gente che era stata espulsa dal partito. E ho detto tutto.” […]
la sua riflessione segue qui….
a cui segue un ulteriore riflessione di graz
a me sembra un interessante punto di riferimento da cui partire ….
l’altro giorno conducendo un percorso formativo, riflettevamo proprio sui punti di riferimento.
insomma banalmente capire e sapere da dove si parte, permette di capire almeno in parte il viaggio (una parte) che si sta intraprendendo.
è molto più difficile farlo quando i confini vengo definiti e nominati dagli altri, che dicono tu sei questo, tu sei quello.
se noi lasciamo che (ci) dicano cos’è sinistra, e che sinistra è brutto a prescindere. magari anche no ….
18 ottobre 2009 alle 21:36
Grazie, ma cosa avrò detto mai? in realtà io vengo da una famiglia senza grosse passioni politiche, anzi, a dirla tutta, non era elegante parlare in pu8bblico di politica.
Ma sarà che sto invecchiando, comincio a pensarci sempre di più chi sono, fin dove accetto e non oltre, e in cosa credo.
19 ottobre 2009 alle 09:37
io credo che sia necessario cominciare anche dalle persone della porta accanto del blog accanto, quelle anche come te …
aspettiamo che siano sempre i politici a dire …
ma non solo c’è un sacco di gente che crede che la politica sia quella cosa sporca che alle volte è, che sia fatta di interessi melmosi, cosa che anche è, che sia quella detta dai giornali.
a me politica fa sempre pensare alla polis, al vivere civile, alla cura della res publica, che alla fine è ciò che molti fanno nel quotidiano come promozione culturale, sociale, etc etc
monica
20 ottobre 2009 alle 10:08
monica ho bisogno di parlarti x avere alcune informazioni sull’attività di counseling o come diavolo si chiama, ne ho bisogno x un’amica ma trovo informazioni frammentarie.
mi mandi una mail all’indirizzo che ti compare nei commenti così ti contatto? ho cercato nel tuo blog ma nn riesco a capire dove sta la tua mail
grassssie
20 ottobre 2009 alle 19:30
Il post sulle etichette… allora non risultano urticanti solo a me!! 🙂
Seguire un partito è un’opzione, ma avere spirito critico dovrebbe essere un obbligo, invece sembra che sia più comodo procedere per sitema binario (o così o diverso)
Un po’ riduttivo.
Il partito degli intelligenti, pare, non sarà mai di maggioranza… O_O