cara monica, non credo nemmeno sia questione di distanze: come ci insegna Chernobyl, non ci si salva stando “lontani” e in questo piccolo lembo di terra che è l’Italia dove potremmo pensare di scappare in caso di incidente?! Gli scienziati (tutti, sia quelli di fama internazionale che gli oscuri ricercatori universitari – e di questi ultimi ne conosco diversi…) non fanno altro che dire che l’unica “salvezza” (e non a caso usano la parola salvezza) è il sole. I politici invece (quelli che tramano con i poteri e gli interessi forti e fortissimi) vedono denaro dietro il nucleare. Dipende chi vincerà: se la pubblica opinione e la ragionevolezza degli esperti oppure il potere becero e cortigiano che ci ritroviamo. Tu che speranze hai? Io… poche. 😦
Io pure, di speranze, ne ho pochine, ma non voglio smettere di stare zitta, di dirlo e ricordarlo in questa rete che spesso riverbera bene idee, pensieri, contenuti, azioni ….
continuo a pensare e pretendere che il mio voto sia legittimo … come posso e quando posso ..
Speranze poche, in effetti. Anche perché sembra che gli accordi siano già stati presi. Il che non toglie che il diritto di dire quello che pensiamo possiamo sfruttarlo fino in fondo.
E se la rete è stata in grado di portare a Roma mezzo milione di persone, forse è in grado di fare anche qualcos’altro.
Qualcosa di costruttivo -informare, crescere, proporre.
Ma anche, che so, boicottare un accordo, cambiare un fornitore di energia, spegnere una tv…oppure è troppo?
ok … la questione è appunto usare la rete per fare ciò che non si riesce a fare più scambiare info attendibili, proporre, muovere e pro-muovere alternative e Roma sta lì a dimostrarlo….
8 dicembre 2009 alle 17:10
cara monica, non credo nemmeno sia questione di distanze: come ci insegna Chernobyl, non ci si salva stando “lontani” e in questo piccolo lembo di terra che è l’Italia dove potremmo pensare di scappare in caso di incidente?! Gli scienziati (tutti, sia quelli di fama internazionale che gli oscuri ricercatori universitari – e di questi ultimi ne conosco diversi…) non fanno altro che dire che l’unica “salvezza” (e non a caso usano la parola salvezza) è il sole. I politici invece (quelli che tramano con i poteri e gli interessi forti e fortissimi) vedono denaro dietro il nucleare. Dipende chi vincerà: se la pubblica opinione e la ragionevolezza degli esperti oppure il potere becero e cortigiano che ci ritroviamo. Tu che speranze hai? Io… poche. 😦
8 dicembre 2009 alle 17:51
Io pure, di speranze, ne ho pochine, ma non voglio smettere di stare zitta, di dirlo e ricordarlo in questa rete che spesso riverbera bene idee, pensieri, contenuti, azioni ….
continuo a pensare e pretendere che il mio voto sia legittimo … come posso e quando posso ..
8 dicembre 2009 alle 23:40
Speranze poche, in effetti. Anche perché sembra che gli accordi siano già stati presi. Il che non toglie che il diritto di dire quello che pensiamo possiamo sfruttarlo fino in fondo.
E se la rete è stata in grado di portare a Roma mezzo milione di persone, forse è in grado di fare anche qualcos’altro.
Qualcosa di costruttivo -informare, crescere, proporre.
Ma anche, che so, boicottare un accordo, cambiare un fornitore di energia, spegnere una tv…oppure è troppo?
9 dicembre 2009 alle 15:39
ok … la questione è appunto usare la rete per fare ciò che non si riesce a fare più scambiare info attendibili, proporre, muovere e pro-muovere alternative e Roma sta lì a dimostrarlo….