oggi in radio si parlava delle conferenza clima di copenhagen.
molti (ma non tutti) gli interventi degli ascoltatori sembravano caratterizzati dal fervore evangelico di certi testimoni di geova, si andava dalla forme aulica della poesia dedicata all’inquinamento climatico, a certe ansie da fine del mondo, a certe propensioni moralizzatrici di vegetariani incalliti o ex fumatori (categorie alle quali – queste due ultime – mi vanto di appartenere).
dunque parliamo di clima? parliamo del proprio impegno necessario per contribuire al miglioramento globale?
si? ma allora cosa serve l’apocalisse, il delirio e il fervore?
non sarebbe meglio partire dal pensiero e dalla diffusione delle informazioni sulle buone prassi che potremmo imitare o pretendere dei politici e dai nostri amministratori, o da noi stessi?
perchè l’apocalisse non mi sembra il modo migliore di attivare il pensiero. o forse si ….
(buone prassi http://www.comuneditorraca.it/start.html http://www.p41.it/5557/esempi-di-comuni-virtuosi-al-comune-di-torraca/ comune a basso impatto ambientale)