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11 thoughts on “Dell’allattare … saperi tecnici, saperi femminili

  1. Allattare, per me, è stato molto bello.
    Spero lo sia stato anche per mia figlia.

    Infine, spero lo sarà anche per la tua amica, alla quale consiglierei di cambiare ginecologa.

  2. Che il tema allattamento sollevi dei gran polveroni, è indubbio. Pare essere uno dei terreni privilegiati su cui si combatte “l’essere una buona madre”. Con tutte le derive del caso, ma davvero, pur avendone sentite di tutti i colori, le parole della ginecologa mi lasciano allibita. Personalmente ho allattato il primo figlio per qualche mese senza nessuna difficoltà; i gemelli per pochi giorni e poi latte in polvere. Nessuna difficoltà nemmeno lì. Ho un ottimo ricordo di entrambi i modi di nutrire. Ciao!!

  3. @thumper e marilde … dite entrambe due cose che mi sembrano davvero importanti e che si collegano:
    non sappiamo come i figli vivano o si godano, o meno, l’allattamento (al massimo lo presumiamo/desumiamo da come reagiscono)
    mentre noi madri spesso ci giochiamo l’asprissima battaglia della buona madre.

    magari non è così necessario … tanto più che i figli nulla ci dicono del come stanno ….

    :-))

  4. Io ho avuto due cesarei e ne sono stata molto dispiaciuta, mi sono sentita come se tra la gravidanza e l’essere madre non ci fosse nessuna transizione. Che poi il dolore del parto naturale porterebbe a pensare ‘troppa grazia!!’ in quanto a transizione 😉 ma questo è un altro discorso …

    Se non fossi riuscita ad allattare al seno mi sarebbe quindi dispiaciuto assai, oltre a ciò la sindrome da mamma perfetta ce l’avevo di sicuro e quindi mi sarei sicuramente sentita di aver fallito da qualche parte.

    In entrambi i casi l’allattamento è stato molto ‘funzionale’, senza particolari problemi nè di montata nè di ragadi. Entrambi i pupi non hanno avuto vezzi strani nel ciucciare e non mi hanno martoriata più che tanto. Insomma era una roba naturale senza particolare fatica e senza particolari estasi.

    Avrebbe quindi funzionato tutto bene se non avessi avuto lo stress del ‘mangerà abbastanza’? Voglio dire, la princi è nata d 2,6kg e alla fine del primo mese pesava un pò più di 5kg. Tutto solo con il mio latte. Aveva dei rotoli di grasso attorno alle gambine da sembrare davvero l’omino michelin. Ed io??? ad ogni piè sospinto mi chiedevo ‘avrò abbastanza latte?’. Figurarsi quando la poveretta ci provava a piangere un pochino …. Ricordo che una sera telefonai preoccupatissima al pediatra, uomo di grande pazienza e calma, il quale mi rispose ‘Signora, lei prepari un biberon poi se bimba piange prova a darglielo: se lo mangia vuol dire che aveva fame e lei non ha abbastanza latte, se non ha fame non lo mangia …’ debbo averlo proprio smaronato poveretto.

    E la princi era la seconda. Figurarsi con il primo! Facevo la doppia pesata e se era previsto che il pupo mangiasse 140gr non c’erano versi! 140gr doveva mangiare costi quel che costi!

    Ora, considerando che le cose stavano andando bene, senza davvero nulla da segnalare .. questa insicurezza priva di fondamento mi sembra sia indicativa di quanta sovrastruttura io mi fossi lasciata mettere in testa …

    /graz

  5. grazie mamme blogger! (sono l’amica di pontitibetani con la gine dolorante)
    tra l’altro non è neppure la mia gine la quale mi ha abbastanza rassicurata ma la tizia che mi ha fatto l’ecografia del 7°mese.
    vi farò sapere tra un paio di mesi…sono già enorme ma manca ancora del bel tempo!

  6. ne ho allattati tre ed è stata sempre una cosa splendida… con i problemi di cui avete parlato e anche altri (dopo un paio di mesi avevo latte solo da un seno, pare che nell’altro non ci sia una grande ghiandola mammaria, cosa scoperta con la mammografia tanti anni dopo) ma sempre bellissima. sono convinta che anche a loro sia piaciuto. vedere quelle faccine beate succhiare voracemente i primi minuti e poi fermarsi a guardarti, magari con un sorrisetto… come pensare che non fosse una goduria anche per loro? e poi è così comodo: ho allattato ovunque senza problemi e senza pudori…
    ma se per qualche motivo non succede di avere latte non c’è nessun problema: siamo mamme splendide lo stesso! :-))

  7. Per Anna:

    mi hai fatto ricordare che colei che mi fece l’ultima ecografia a 15gg dalla data di parto mi fece perdere 10 anni di vita perchè cominciò a fare uhm!uhm! dicendo che il bambino aveva la testa così grossa!! ma così grossa!! e vediamo i ventricoli di qua e misuriamo il diametro di là …

    Senza ovviamente sapere che il padre di cotanta creatura aveva una malformazione arteriosa vicino al cervelletto e che aveva seriamente rischiato di andare al creatore grazie ad un idrocefalo.

    Storia lunga, lasciamo perdere.

    La morale del mio commento? mandala a hahare e fidati di colei che ti conosce. (con tutto il rispetto, eh! che io nell’ecografia ci ho solo sempre visto delle gran macchie nere per cui chi ne capisce più di me … tanto di cappello, neh!!)

    /graz

  8. Auguri, Anna.

    E sappi che qualsiasi cosa è più facile se affrontata con serenità.

  9. Anche io ho fatto tutti cesarei, con la differenza che la prima volta per vedere la bambina, che era due piani di ospedale sopra di me, ho dovuto puntare i piedi. Morale, l’ho vista il giorno dopo la nascita, ho insistito per provare ad allattarla, mio marito le ha dato il primo biberon -di latte artificiale. Non ho mai avuto latte a sufficienza, siamo andate avanti con l’allattamento misto fino a un anno. Però a quel poco non ho mai voluto rinunciare, ed è stato, per me, importante, piacevole, mai doloroso. Era quel poco che mi consentiva di passare serate fuori casa, con lei, senza avere il problema di portarmi l’amba aradam del latte artificiale, oppure di tranquillizzarla la notte se aveva fame…Abbiamo smesso perché la pediatra continuava a ripetere che non serviva a nulla.
    Con piccole variazioni, è andata così anche per gli altri due. Solo che è durato molto di più 😉

  10. Mi ha sempre colpito questa cosa che dici della villo, Monica. Sei stata “costretta” a farla? Perché conosco molte donne che non la farebbero mai e non la fanno.

  11. E’ vero.
    Non sono stata davvero costretta con una pistola puntata alla tempia, ma pressata si dal senso di responsabilità che pare si debba avere oggi verso i figli, pressata dall’età (44 anni), dall’analisi dei rischi che l’età comportava.
    Ho lavorato troppi anni con l’handicap per non pormi il problema e per non afforntare la valutazione di un eventuale aborto, ci sono forme di disabiltà tali che la domanda se fare nascere quel figlio va posta … (e non parlo di disabilità relativamente facili come la sindrome di down, l’autismo o altre sindromi abbastanza conosciute…).

    ma il mio senso di maternità, quello biologico e di pancia, quello più istintivo si è sentito costretto dalla parte razionale e dal corollario di voci ad accettare la scelta più logica. emotivamente mi è costata .. però.
    non avrei voglia di rifarlo.

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