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cambio casa .. strategie di crisi.

10 commenti

stupefacente.

non nel senso di sostanza chimica atta al generare stati di coscienza alterati.

niente affatto.

solo che la crisi economica si sente anche qui e genera un sacco di downshiftig (qui c’è da leggere come se ne ragiona su donne pensanti e qui)

ma la crisi affonda le sue dita gelate e sgradevoli, offrendo esiti imprevisti.

cambieremo casa, andando a vivere nella casa dei nonni del mio compagno, cioè ad una parete di distanza  (10/15 cm) dai suoi genitori, che nell’iconografia ufficiale sono anche i miei suoceri e i nonni della minina.

essendo io e l’uomo di casa due proverbiali teste dure (mi astengo per decenza dal nominare meglio il nostro stile di teste di rapa), più abituate all’anarchia nella sua deteriore definizione, alla completa indipendenza, alla assoluta autonomia, al totale monopensiero che la cosa sembrava non solo strana ma anche improbabile.

la crisi, un lutto e qualche altro principio alchemico intangibile ci ha messo in testa qualcosa di nuovo, la possibilità di contare sulla rete, sugli affetti, sulla solidarietà, su un immediato risparmio e che contiene anche una prospettiva futura di sostegno verso i suoceri, che prima o poi invecchieranno.

rinunciando, certo, a quella indipendenza totale che vorrebbe essere la priorità necessità di una relativamente giovane famiglia …

l’esito immediato è stato un senso di liberazione e di maggiore stabilizzazione  a livello di coppia. come se ammettere che non siamo così del tutto indipendenti avesse attivato un circuito di affetto e sostegno più efficace.

ci aspetta la prova dei fatti, ma l’esito immediato è buono.

se la crisi ci permette di ri-sitematizzare i valori che danno forma alla nostra vita e stare paradossalmente meglio forse non va rigettata in toto, ma accolta (non subita) per quel che comporta.

10 thoughts on “cambio casa .. strategie di crisi.

  1. la crisi, in generale, non deve essere necessariamente una grande tragedia. Perche’ appunto ristabilisce le priorita’. Aguzza l’ingegno. Incoraggia al risparmio e alla razionalizzazione. Il problema pero’ e’ quando ti dicono dall’alto dello scanno che nooo nun ce pensa’, fai finta che la crisi non ci sta, spendi e spandi, legittimamente impedisciti. Le malattie generano gli anticorpi solo se ti metti d’impegno a guarire. Senno’ fanno danno solamente.

    E comunque in bocca al lupo per il trasferimento, mi pare una cosa bella.

  2. Le alchimie sono sempre strane ed inspiegabili, altrimenti sarebbero semplici processi chimici.

    È molto carino quello che dici sulla coppia che ne esce rafforzata, ma insomma, se siete così ferocemente indipendenti i suoceri lo sanno e magari ne tengono conto, no?

    Insomma, potrebbe essere un nuovo modo per tutti di rapportarvi e per le bimbe magari è anche più bello.

    • infatti e se gli esiti che si prannunciano si consolideranno ne guadagneremo tutti.
      per me sentire che posso anche non essere così assolutamente intransigente sul mio diritto totale all’indipendenza e libertà … mi fa sentire più libera!

      un paradosso piacevole

  3. Non c’era la crisi, ma il lutto sì.
    E anni fa noi abbiamo fatto una scelta analoga.
    Ancora non ho avuto modo di pentirmene.

  4. “crisi, che venga la crisi se questo ci può dare l’occasione per cambiare…”
    la cantavano gli Arpioni anni fa e tutte le volte mi torna in testa. io farei una fatica tremenda nel pensare una cosa del genere: ieri sera cena tra le due famiglie e sono tornata a casa dicendo a M.che la prossima volta starò malissimo e non potremo andarci e che la volta dopo ci sarà il pargolo con l’influenza, poi ne troveremo un’altra.
    o forse sono fasi da attraversare: mi sento già un po’ in crisi perchè dovrò mettere dei paletti all’invasione dei suoceri nella vita del frullecchio e mia…e già sarà un casino. ma forse, definite alcune cose fondamentali, è possibile fare passi differenti, superare livelli sempre più arditi. un po’ come i videogiochi: prima di cominciare sembra che per arrivare al livello 12 bisogna essere dei mostri, poi, quando sei all’11 ti sembra abbastanza fattibile, o forse necessario.

    • si. i passaggi di resistenza all’invasione li ho fatti, ho fatto guerre di resistenza, attiva e passiva, fughe, ho rifilato al neo padre di smazzarsi le visite nonni/nipotina. non ce la avrei fatta allora.
      stessa guerra di resistenza c’è stata con mia madre.
      ma i genitori di m. hanno sempre mostrato, anche senza capire, una inalterata gentilezza e accoglienza.
      qualcosa si è sciolto, in me, soprattutto e al momento giusto. ma sino a tre mese fa una prospettiva simile mi pareva folle.
      ora è una tappa di crescita anche di coppia …

      è buffo non sai mai prima cosa succederà in queste cose …

  5. Nonostante quello che dice LUI la crisi c’è da te e anche da me. Però mi sembra che stiate reagendo nel modo più costruttivo (la vignetta dei Simpson mi ha fatto molto piacere!).
    E’ controproducente pensare ai problemi di convivenza con i tuoi suoceri prima che nascano, magari nella nuova organizzazione ci sono anche dei lati positivi ancora inespressi e sconosciuti!

    Vorrei girarti un’email che mi hanno mandato “quelle” di pinkstinks che avevo contattato. Guardo se trovo l’indirizzo su DP…

  6. siamo un pò simpsoniani …. ;-))

    vedremo, ma sento come una tappa una casa nostra che non mantiene un “proprietario” che non siamo noi.
    qualcosa che ci permetta di fare crescere anche la casa come luogo dove vivere …
    (sogno di avere i soldi per i pannelli solari……)
    i pomodori ci sono e anche un fantastico orto, coltivato dai suoceri c’è gia’!!!

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