ma nemmeno troppo, a cercarlo (Il nesso) c’è, però!
oggi si era nella big city e l’aria era tiepida e profumata; i milanesi sapranno ben riconoscere la sensazione evocata da un odore estraneo, l’aria più fresca e frizzante, che si insinua e impone al presistente non odore (ci si abitua) di puzza costante e stabile, che sempre anestetizza un pò.
ma la primavera ogni volta stupisce ed s’improvvisa – creativamente – come sorprendere i milanesi stanziali o esuli, come me; basta un refolo di vento, un viale alberato trasformato in nuvole rosee di petali, sparsi e distribuiti sull’asfalto dal vento, un passo più leggero, un vibrare nel cuore.
l’educazione era il motivo per cui stavo a godermi quell’acconto di primavera nella big city, a ragionare dei nessi tra la rete e la pedagogia (yes, it is), e tra il mondo che cambia e gli oggetti della pedagogia … (ohhhh si se ne parlerà anche qui, fra qualche giorno).
detto ciò la primavera rappacifica molte cose, fatiche, ansie concrete, tensioni fisiche e non … che l’eracliteo panta rei aiuta a relativizzare, spesso, e a vivere un pò meglio…
tutto scorre.
intanto per le amanti del web e nuove allo strumento come me un link prezioso
http://gandalf.it/ info, riflessioni e materiali scaricabili…
26 febbraio 2010 alle 12:02
quest’anno sono così stanca da non accorgermi nemmeno della primavera. Mi sembra opaco anche il sole….
26 febbraio 2010 alle 14:37
la stanchezza la conosco (ahinoi) ma il sole per fortuna è lì che aspetta