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imperativi e allergie …

3 commenti

premetto che l’idea del

Fa’ la cosa giusta!

mi piace davvero e spero di riuscire a farci un salto, quest’anno.

Ma proprio quel “fà”  appiccicato a “giusta” …  mi sta dando noia.

Lo sento troppo imperativo, troppo impegnativo quel:” tu fai”, ma chi io? ma non faccio abbastanza, non faccio “giusto” ?…

Perchè quest’anno (crisi economica docet) quel fare non è sempre così facile, e molto relativo a possibilità limitate e vincolate.

Vale a dire non ci si permette più l’intera spesa al supermercato del biologico, per esempio.

Ma poi ci si dice che quaggiù al paesello la (non) connessione tra mezzi pubblici trasforma pochi  km in una epopea da far west se non ci si muove in auto. Vi fugurate arrivare a Milano?

Così usi l’auto e non fai la cosa giusta.

Le verdure bio ce le dà la suocera. Faccio la cosa giusta.

Uso l’auto a gpl, mezzo punto scarso per il gpl e 10 punti meno per l’auto. Faccio una cosa quasi giusta.

Siamo vegetariani, 2 punti a favore. Faccio una cosa giusta.

Compero gli abiti ai centri commerciali (costano meno), 2 o tre punti meno. Non è la cosa giusta.

(non proseguo a fare lo scanning della mia vita ma si capisce subito che qui la coerenza assoluta fatica a uscirne sana).

Siamo un pò ciatroni, noi, non facciamo la cosa giusta!!

‘azz.

E’ una vita che tento di capire cosa sia questo aggettivo “giusto” che mi perseguita.

In ogni caso perchè non dire “facciamo la cosa giusta”, collettivizzando questo impegno, rendendolo un dovere collettivo, un imperativo collettivo.

3 thoughts on “imperativi e allergie …

  1. ah ah monica, hai toccato un tasto dolente. anche io nel mio tentativo di essere eco, solidale, equa e legale mi incarto terribilmente. credo che la cosa ppiù giusta da fare sia essere consapevoli,e ecercare di adottare dei comportamenti gisuti, delle tendenze, poi tutto non si può fare. siamo a una tale livello di globalizzazione e complicazione che se dovessi vedere nel dettaglio la catena di quello che compri (anche la cosa più bio ed etica) ci sarebbe da sentirsi male. si fa quel che si può. ma soprattutto dovremmo essere più giusti in quello che facciamo, e non solo in quello che compriamo

  2. Se vieni sabato alle 12 al caffè Letterario dello stand di Terre di Mezzo, ci siamo io, Smamma, Radiomamma e Manager di sè stessa a parlare di blog. Non l’ho ancora pubblicizzato perchè è stato in forse fino all’ultimo. Ti mando una mail con il mio numero così amgari cmq riusciamo a salutarci :-))

  3. ufffffff sabato mattina sono si a milano ma a una cosa di lavoro per l’azienda del mio compagno e non posso bigiare pena liti infinite .

    :-((((

    mi dispiace ti avrei conosciuta proprio volentieri, ho voglia di chiacchierare di blog con qualche blogger ma anche fuori dalla rete …
    però milano è vicina e magari succede di nuovo
    spero proprio!

    un abbraccio e grazie monica ….

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