Ieri nella media-town (cittadina che sta idealmente messa peggio della big city e del paesello) i cittadini manifestavano contentezza per l’ordinanza del sindaco che consentiva di tenere aperti i negozi.
Oramai non c’è festa o festività che non sia la festa della Gdo o del commercio. Tutto viene depauperato del suo significato culturale, politico, sociale, e diventa una nuova giornata per trascorrere il proprio tempo libero andando a spendere.
Beh, si può dire altro?
Buon primo maggio a chi ritiene che la Festa dei Lavoratoti vada onorata non lavorando e ricordando i molti significati di “lavoratore” … (a proposito la festa è della Liberazione e non della Libertà e la feste dei Lavoratori e non del Lavoro)
Persino Google se ne ricorda nella sua homepage e anche la UIL
1 Maggio 2010 alle 16:12
Io ho boicottato ed invitato a boicottare.
Mi sono sentita dire che non ho rispetto per coloro che “devono” lavorare.
Beh, secondo me, oggi, “devono” lavorare soltanto coloro che erogano servizi essenziali.
E i lavoratori dei centri commerciali non mi pare siano tra questi.
Comunista, che non sono altro…
3 Maggio 2010 alle 14:11
belli i comunisti … però!!!
🙂
3 Maggio 2010 alle 18:16
Cara Monica, il nostro “caro” Sindaco (che in quanto Sindaco ad alta visibilità mediatica dovrebbe riflettere molto prima di aprir bocca…) è stato tra i più audaci e pugnaci sostenitori dell’apertura dei negozi a Firenze il 1° maggio perché, a suo dire, “non posso far chiudere la città per una ideologia”. Così l’ha definita: il giorno del lavoro, che fino a prova contraria è ciò su cui si basa la nostra Repubblica, è una IDEOLOGIA.
Inoltre, affermando “non posso far chiudere”, afferma una sua personale proprietà sulla città che, invece, amministra per conto dei cittadini.
La stortura demagogica e populista dell’agire di quasi tutti i nostri politici (non solo quelli di destra, ahimé) è devastante perché non si tratta di costringere qualcuno a tenere aperta la serranda del proprio negozio o meno (la possibilità di apertura era “facoltativa”) ma si tratta di sparigliare, di fare spettacolo, sempre e comunque. Senza pensare alle conseguenze. Oppure pensandoci benissimo e ben sapendo cosa si sta combinando.
Sindacati e tanti cittadini si sono opposti, hanno protestato: non serve a niente, il Sindaco decide, come il vecchio padrone delle ferriere.
Questo Sindaco noi l’abbiamo eletto (io personalmente non l’ho votato ma non voglio nascondermi dietro il dito di “io voto meglio degli altri” – ora ce l’abbiamo e con lui dobbiamo confrontarci!) e in qualche modo a lui bisogna far riferimento. Anche dicendo chiaramente quando fa “stronzate”.
Sarà un’impressione, ma mi pare che l’indice di stronzate sia in aumento…… 😦
4 Maggio 2010 alle 15:15
A me sembra che non si capisca più il senso delle parole, dei riti, dei significati, di segni e dei simboli. Tutto è omologato e omogeneizzato, quindi uguale e privo di valore.
e in questo clima l’ignoranza è sovrana, perchè appiattisce.
vabbè dobbiamo e possiamo solo resistere!!!!