il pensiero mi è venuto leggendo qui da doimatladam e poi gironzolando nel blog pieno di belle foto ho trovato anche il link ai sos villaggi dei bambini, che si occupano di adozione a distanza.
Si può adottare un bambino o un intero villaggio.
E appena il budget familiare lo permetterà vorrei adottare un villaggio.
Il pensiero successivo va ai bambini di Adro, nell’italianissima zona di Brescia, e all’atrofizzazione progressiva di quella voglia di tutela e cura e educazione verso i più piccoli.
Una atrofia che insegna prima di tutto l’esclusione …
7 Maggio 2010 alle 10:21
è i villaggi che mancano …
7 Maggio 2010 alle 13:49
infatti ci tocca andare ad adottarli altrove, a sperare che altrove di siano villaggi che han voglia di crescere …
noi “godiamoci” ‘sta atrofia culturale, sociale e pure emotiva …