a non arrabbiarmi … scrivo queste cose ...http://pontiandderive.wordpress.com/2010/05/26/s-o-s-scuola-houston-weve-a-problem-another-again/.
Non so se va bene, ma io mi arrabbio, mi infuoco e ribello ……Come mi sta facendo notare il fisioterapista quando dice che sono un pò tesa….
Lo so.
Mi irrito.
Mi ha irritato tanto, troppo, e magari inutilmente la solita uscita sulla scuola (andiamo in vacanza e mandiamo in vacanza i figli con i genitori a settembre), come se la scuola fosse un posto come un altro, come se non avesse una funzione imponente per il paese, la formazione, per il nostro futuro, quello dei nostri figli ….
Non è l’idea in se che è insana, è il suo mancare di realismo, i genitori lavorano, è mancare di progettazione educativa (quanti stacchi occorrono al cervello per apprendere meglio), è mancare di domande reali (un bisogno sociale forte?). Sembra così che la scuola sia uno dei tanti pezzetti di un lego(uno vale l’altro) , e stando nelle metafore forse la scuola non è un lego ma un puzzle. Cosa succede ad un puzzle se mancan dei pezzi?
29 Maggio 2010 alle 19:00
L’impegno a non arrabbiarsi si fa sempre più arduo.
Ma se tutti siamo qui arrabbiati e indignati, com’è che non si muove niente?
Ah, già, perché ci sono (ad esempio) alcune mie colleghe per le quali va tutto benissimo…
30 Maggio 2010 alle 17:45
sai cosa credo? che questa sia l’ennesima sparata per glissare sulle reali condizioni della scuola, così la gente è impegnata a parlare di fregnacce (come la storia del grembiulino) e no nsi accorge dei veri problemi: stipendi bloccati, non un soldo in cassa per pagare le supplenze, meno ore, meno insegnanti…
ma, sì, parliamo pure del 30 settembre…