Credo di poter così esaurire – per parte mia – la faccenda “allattare” al seno o con il biberon…
Mi e’ servito stare in spiaggia un paio di ore, con miriadi di mamme&bebe’, per finire di scolpire il pensiero che ronzava in testa da un bel po’!
Non vince la tetta talebana, come la chiamano nel mommybloggin italiano, ma nemmeno la mamma da latte biberonabile.
Non vincono gli integralismi e le battaglie ideologiche.
Oggi ho osservato un paio di mamme con minipupi in spiaggia;
uno dei due era veramente piccino, 15 gg al massimo almeno a giudicare dal gnaolio flebile che era un pianto di fame; entrambe hanno allattato tranquillamente. E non solo perché il bikini si presta, e con agilità, allo scopo!
La questione, per quel che ho maturato non e’ l’allattare ma il senso dell’allattare …
Ho già citato nel bel libro di Shaffer H.R., – (1977), L’interazione madre-bambino: oltre la teoria dell’attaccamento, trad.it. F.Angeli, Milano, 1984.- in cui si dice di come l’allattare abbia anche una significativa funzione di precursore della interazione e comunicazione madre bambino e poi successivamnete bambino mondo.
Ora questo mette inevitabilmente in secondo piano la questione se occorra il seno, il biberon con latte materno, il biberon con latte artificiale (fermo restando che l’organizzazione mondiale della sanità ha già chiarito in via definitiva che il latte materno e’ virtualmente meglio).
Ciò che occorre quindi non e’ la battaglia ideologica ma il senso del nutrire e del comunicare con il proprio bimbo.
Sara’ cura della madre e del nucleo familiare capire i come e i perché scegliere una o l’altra opzione.
Il fatto e’ che di recente in un paio di incontri torridi, che ho avuto in rete, (giuro non mi cimento più) vertevano sul fatto che la mamma che allatta al seno e’ più in sintonia con il bimbo….
Allora, se dovessi dare retta alle osservazioni odierne, potrei dire che sembra vero (il seno e’ meglio) ma se penso ad una mamma vista poco più di un mese fa nel mezzo del delirio caotico ligure, che allattava al seno, chiaccherando, gesticolando, nel rumore rimbombante … direi che non e’ così.
No.
Non mi pare che occorra farne una questione di principio ma si sensibilità verso il bimbo e verso il momento di allattare.
La cosa che ho sentito rivendicare con forza e’ il diritto della madre di allattare quando le “pare e piace” (ecco la deriva che mostrano gli atteggiamneti più radicali), senza che nessuno si permetta di dirle nulla, e il diritto di sfamare il bambino quando ha fame.
Ma siccome si tratta anche di capire i modi in cui e’ opportuno allatare E comunicare, mi sembrerebbe saggio quindi di saper tutelare questo momento iniziale e delicato, e non solo il principio.
Un buon inizio non e’ meglio garantito dal seno, almeno non lo e’ più garantito che da un biberon, ma forse arriva dalla premura materna a costruire il suo modo di comunicare con il suo bimbo.