Bizzarrie del sentimento.
Mi sembra di aver avuto una vita sentimentale frammentata, (frammentaria?) almeno stando all’educazione ricevuta.
Ma non e’ esattamente questo il nucleo della riflessione.
Non invidio le donne che hanno trovato subito l’uomo giusto della loro vita, ma mi sono spesso chiesta come abbiano fatto a capire chi era ok e chi no.
Mi sono ritrovata, stupita, a trovarlo tardi … Non so se lo definirei l’uomo “giusto”, d’altra parte non ha mai capito come avrebbe dovuto essere, stando ai dettami materni.
Il fatto e’ che si arriva (e’ successo) a non chiedersi più nulla del ” giusto/sbagliato”.
Deve essere una questione di eta’ … Non si cerca più l’emozione che stordisce e si accoglie il sentimento che c’è, e paradossalmente cresce con il tempo. E’ così?
All’inizio ero spaventata dalla forma dell’amore che non era così straziato e straziante, tirato allo spasimo e all’estremo.
Poi ho scoperto la fiducia, un poco di pazienza, il lasciar crescer le cose, e persino ad arrabbiarmi un sacco, ad aspettare, ascoltare, accettare.
Un amore imperfetto. Quello che ci vuole ad una donna cocciuta e ad un uomo cocciuto.
Non ci si crede.
Per mb.
11 settembre 2010 alle 13:08
Wow.
La ricetta mi sembra quella che hai scritto tu.
E il titolo della canzone è la risposta alla tua domanda.
Come si fa?
“Sentire”.
Si sente.
Poi alcune cose non sono eterne, cambiano, etc etc, ma tutto dipende da quello che ti permetti di sentire.
15 settembre 2010 alle 17:18
in tempi lontani l’amore nella sua dialettica ha cambiato spesso vestito.Ho imparato a mie spese che l’amore non è più cupido con la freccia(dopo i rapporti possono anche essere devastanti)ma è innanzitutto la necessità di confrontarsi con il partner,poi lo stesso confronto è pluridimensionale con un perorso abbastanza lungo che è salutare per l’armonia di vita con se stessi e con gli atri