E’ quanto chiede la nuova professoressa di ginnastica della figlia grande.
Una maglietta bianca e pantaloni neri.
Le scarpe non hanno importanza.
I pantaloni possono essere corti o lunghi.
Perplessità …
Poi una discussione mattutina e alquanto piccata e acida con il compagno, svoltasi dopo una lunga notte insonne a causa del raffreddore della piccina (sara’ questa la causa dell’acidume?).
Alla fine me ne esco con questi elementi:
1. L’insegnante, forse, vorrà trasmettere, con l’abbigliamento, il senso di squadra, di appartenenza ad un gruppo, di insegnare a stare insieme con un obiettivo comune.
2. Ha un senso (si) che la scuola trasmetta il significato di un abbigliamento specifico/speciale, in alcuni contesti.
3. Sarebbe sensato che anche nelle aule l’abbigliamento risentisse meno delle mode e che l’uscita da scuola non sembrasse la sfilata di Dior baby.
(alle elementari “buone” di V****a questo sfilare di mamme e bebè era assai evidente, e l’uscita dei bimbi imbarazzante a vedersi).
Non parlo di divise, che mi irritano a pelle (lo so, mica devo essere sempre coerente!!) ma un abbigliamento sobrio che non evidenzi già la competizione tra i “beni” fin da piccoli, ma esponga di più il valore delle scuola come luogo di un imparare insieme.
4. A me resta sempre un poco il dubbio della divisa … Avete visto il film “l’onda”??
5. Da un paio di suggestioni discusse via facebook emerge l’idea che la divisa, sempre che divisa debba essere, dovrebbe essere di facile reperibilità, magari in materiali non sintetici, e varrebbe anch il consiglio su scarpe da ginnastica adatte (qualcuno conosce l’effetto scarpa da tennis famosa in tela e suola in caucciù)???
Quindi se motivo educativo deve essere che vada esplicitato ed esplorato nelle sue dimensioni, perché a mode ed omologazioni generazionali non si sostituiscano sospetti e improvvisati desideri di “ordine e disciplina”, privi di senso o pieni di politica.
Come dicevo altrove in questo momento di imbarbarimento… Non e’ facile capire cosa si muove, e abbiamo ( io ho come genitore) bisogno di dare valore alle scelte della scuola …
Ma senza appiccicarle addosso, senza accettarle a prescindere, ma portandone-condividendone il senso pedagogico ….
22 settembre 2010 alle 13:30
Io sono a favore della divisa per eliminare l’effetto-sfilata, quello della gara tra compagni a chi ha il genitore in grado di spendere maggiormente in vesitti griffati ed è quindi più “fico”.
Sarà che io ero la sfigata, quella che non poteva permettersi le scarpe ed i vestiti di moda, ma l’ho sempre vissuta così male… una divisa uguale per tutti avrebbe eliminato il problema alla radice, almeno dentro la scuola.
22 settembre 2010 alle 13:50
La divisa come segno di appartenenza e di accettazione delle regole del gruppo, se nel gruppo c’è rispetto per il singolo, mi va benissimo. Contro l’effetto sfilata mi va ancora meglio.
Poi alle medie le femmine portavano il grembiule nero e i maschi no. Le femmine mammamunite avevano grembiulini vezzosi, eleganti, fatti dalla sarta. io che ero fuori taglia, avevo una roba deprimente da bidella.
Da noi a scuola c’è una lista enorme ci alimenti consigliati per la merende e alimenti proibiti da offrire per le feste. Più un sito di robine buone e sane per chi ha voglia di sbizzarrirsi alle feste. a un certo punto dopo una discussione accesissima e inutile in consiglio genitori sulla domanda: il formaggio è sano o meno, si è deciso che chi vuole offrire qualcosa per il compleanno lo faccia, ma ognuno lo porta a casa e non lo consuma così i rispettivi genitori se la vedono loro. I miei mangiano tutto tra la porta della scuola e quella di casa, quando ho troppa fretta per capire se è per il si o per il no.
Servon, le regole esterne? I bambini allergici di certe mie amiche dall’età di quanttro anni sanno cosa non possono mangiare e anche alle feste ci si attengono benissimo, perché altrimenti il mal di pancia viene a loro.
forse anche le regole dovrebbero avere il mal di pancia di default.
22 settembre 2010 alle 13:57
Ho sempre portato la divisa nelle ore di ginnastica, fino alla quinta liceo (si comprava una tuta della scuola, uguale per tutti). Questo può andare.
Sono le altre notizie che preoccupano. Guarda un po’ qui:
http://www.famigliacristiana.it/Informazione/News/articolo/la-scuola-militare.aspx
Che ne dici?
22 settembre 2010 alle 14:31
qui, inutile dirlo, abbiamo la divisa a scuola, dalle elementari fino alla fine dei superiori. Ti diro’, per me e’ una mano santa.
23 settembre 2010 alle 10:59
Ok .. 🙂 mi avete vinto/convinto. La divisa vince su tutto… Quanto al terribile link sulle scuole militarizzate dal genio politico citato … Ecco che li’ l’evocare la divisa diventa evocare i fantasmi del fascismo.
Fa paura così come potrebbe farmi paura la prof di ginnastica se non dara’ un valore pedagogico alla divisa degli alunni…
Per questo dico che sono tempi strani.
Ed e’ per questo che chi insegna, può riguadagnare la forza educativa perduta, restituendo senso alla scelte che porta in ambito scolastico. Cosa c’è di più rivoluzionario di un docente che insegna a pensare e quindi a scegliere…