Vabbè si vede che bisogna sempre togliersi qualche sassolino dalle scarpe, e provare a dire la propria. Il silenzio rischia di legittimare uno stile brutto, fuorviante e poco chiaro nel dire le cose.
Uno:
fare la madre è una faticaccia. Una bellissima fatica. Una fatica moltiplicata da titoli cretini come questo (l’articolo NON dice ciò che il titolo promette), e per fortuna. E’ faticoso saper scegliere, orientarsi e alle volte capire cosa è importante.
E sul latte materno si giocano guerre atroci e scorrette:
da un lato le aziende che producono i latti in polvere che pompano i propri interessi, a volte come nel famoso caso della Nestlè , e per le quali fare i propri interessi diventa quasi doloso.
da un lato la rivendicazione dell’allattamento materno come migliore alimento nella primissima fase della vita finisce per essere giocato sulla pelle delle madri che a seconda del punto di vista scelto diventano moderne Crudelie de Mon opposte a “sante subito” che allattano fino ai 3 anni del pupone. O madri cattive o madri perdutamente mucche.
E in piena tempesta ormonale post partum non è facile sentirsi subito competenti.
Due
questo è un buon modo di parlare di allattamento al seno:
L’allattamento al seno: protezione, incoraggiamento e sostegno. Dichiarazione congiunta OMS/UNICEF
L’allattamento al seno: protezione, incoraggiamento e sostegno. L’importanza del ruolo dei servizi per la maternità.
OMS, Ginevra, 1989
Strategia globale alimentazione neonati e bambini OMS/UNICEF
Tre
Sicuramente ci sono le madri che non allattano al seno per vezzo, fastidio, fissa, lavoro, per motivi futili, per motivi estetici, per motivi gravi e seri.
Ma su tutte spesso si stende la patina di madri cattive, anaffettive, che vogliono il loro bene in modo egoistico e non pensano al bene del proprio bimbo … (e di ciò avrei anche un paio di aneddoti personali, molto sgradevoli).
La rete ci consente di narrare la maternità da un punto di vista nuovo (il famoso 2.0): il nostro. E dove gli esperti possono aiutare ad orientare, scegliere, pensare, rassicurando, sostenendo, insegnando…. senza pretese di essere gli unici depositari del sapere sulla maternità.
Per chiudere, un titolo così, illude di trovare la magia per “avere” figli più intelligenti e forti; cosa che l’articolo non dice. L’articolo, con un titolo così, fa un cattivo servizio alle madri, all’allattamento, alle madri che tentano precari equilibri, e ad ogni una riflessione seria sull’alimentazione.
Smettiamola di farci parlare addosso.
Oggi è la giornata in cui pensare come diffondere la cultura della prevenzione di tutte le forme di violenza ed abuso sui bambini, in Italia e nel mondo, e spingere le istituzioni e governi a rafforzare le misure per la protezione dei minori.
19 novembre 2010 alle 23:44
ciao è la prima volta che ti commento, hai ragione il titolo di questo articolo è totalmente inappropriato, tuttavia si dice chiaramente che l’indagine riportata riguarda le pinioni di genitori sul tema dell’allattamento e più in generale dell’alimentazione del bambino. Questo viene detto chiaramente. E se c’è contrapposizione è tra latte materno-di proseguimento e latte vaccino. Non mi pare nulla di strano o sbagliato, è vero che dal tipo di alimentazione che si propone ad un bambino dipende la sua salute fisica e mentale, tuttavia l’articolo parla di alimentazione corretta non di allattamento al seno. Magari abbiamo interpretato diversamente ma non mi pare che articoli del genere possano creare danni. Ciao
20 novembre 2010 alle 06:03
Va da se che nessuno morirà mai per un titolo, è vero. E su questo hai ragione. Ma la riflessione un pò provocatoria, lo so, è su due piani cioè sull’affrontare il tema dell’allattamento al seno in modo poco chiaro (non è vero che i bimbi allattati al seno siano più forti e più intelligenti), ho due figlie una allattatata la seno 11 mesi e l’altra praticamente quasi nulla e posso dire che se la battono alla pari per intelligenza e che la bimba allattata con il latte artificiale a quota 2 anni e mazzo non ha mai avuto un malanno più grave di raffreddore, mentre la prima ha visto nella prima infanzia da vicino, spesso gli antibiotici.
il fatto che mi ha in qualche modo infastidito (la notizia/link l’ho trovate su facebook in uno delle pagine delle tante mammeblogger che promuovono l’allattamento al seno che più intensità) è appunto il radicalismo che spesso si trova in rete e che impone che l’allattamento al seno sia identificativo con l’essere madri migliori e nel produrre figli migliori.
In questo senso il titolo fa un cattivo servizio all’allattamento, non è vero che poi si sia migliori, più intelligenti etc etce …
E’ vero che un genitore che sta attento all’alimentazione per tutta l’infanzia di suo figlio si farà garante per figlio di una salute migliore (anche a partire dai primi mesi).
Ma perchè non dirlo chiaramente nel titolo?
E comunque resta il fatto che i titoli così fanno moda, fanno share ma non aiutano le madri a fare scelte consapevoli, perchè finiscono per mettere in luce una questione diversa (forza e intelligenza) …. e da un sito che tratta di alimentazione (e non da un blogger qualunque, come potrei essere io) ci si aspetterebbe una chiarezza maggiore..
ciao e comunque grazie del commento …
22 novembre 2010 alle 14:05
Questo altro titolo non fa che rinforzare la mia sensazione che le madri vanno “tirate su” con la colpevolizzazione …. appunto e comunque sempre mamme cattive …
http://www.gomamma.it/fumi-col-pancione-tuo-figlio-sara-antisociale-e-aggressivo-1758/