così un uomo (marito di una amica) ha ri-narrato la nostra parte, nella manifestazione del 13 febbraio 2011, per chi ha voglia di rivederla, di capire i nostri fogli stesi, e per chi non aveva capito… e potrebbe capire ora.
così un uomo (marito di una amica) ha ri-narrato la nostra parte, nella manifestazione del 13 febbraio 2011, per chi ha voglia di rivederla, di capire i nostri fogli stesi, e per chi non aveva capito… e potrebbe capire ora.
21 febbraio 2011 alle 09:02
siamo quasi tutti consapevoli che il momento sociale è molto critico,specialmente per le generazioni future che ,nella società, non trovano punti di riferimento validi per orientarsi nell’etica e nel costruire una famiglia.La società, putroppo ,non è abituata a manifestare il suo disappunto o il suo sdegno per l’attuale crisi di valori per la manacanza di futuro dei gioani,per la gestione del nostro Paese da parte di una massa di fanatici per i quali non c’è che l’interesse del Capo che rimane alla guida in situazione veramente balorda.Si fa strada ,quindi,l’anomia,che è un ripiegamento su se stessi senza risultati sociali.”Se non ora quando” è un motto,è una convinzione,una necessità che va impostata dal Paese,le donne hanno assunto la guida della rivolta morale che non deve essere abbandonata pur in presenza di partiti che non hanno la capacità di raccogliere le esigenze gravi del momento,ed il presenza di una gerarchia cattolica che ambiguamente offre il suo stegno ad un governo balordo
21 febbraio 2011 alle 16:34
come vedi Alfredo il movimento delle donne e di alcuni uomini, mi verrebbe dire “di buon senso”, si è avviato … immagino per continuità storica che le donne abbiano voglia di andare avanti e provare a farlo dialogando con la parte del mondo maschile più intelligente e capace di pensare alle prospettive e non solo alla “poltrona” …
per ora l’ondata lunga nonsi è ancora fermata
22 febbraio 2011 alle 11:05
sono anche io convinto che l’onda lunga delle donne che hanno preso in mano la situazione che deve portare a svegliare un Paese, purtroppo sonnolento,che ha bisogno di riappropriarsi dei valori nazionali in tutti i campi.E’ una questione di autostima dell’attuale generazione che ha creduto di affidarsi in mani esperte,constatando che la politica è diventata uno sporco affarismo. Siamo ,comunque, al cospetto di eventi epocali incredibili generati da popoli che credevamo abituati a vivere nelle autocrazie,invece oggi si battono per rivendicare diritti che tutelano la dignità umana.Gli eventi dei popoli africani ci dicono che bisogna battersi per i diritti che noimpossiamo rivendicare con mezzi diversi secondo tradizioni e cultura che ci appartengono