#quasi50 smetti di atteggiarti e fai quello che sai e che sei.
E’ l’hashtag che mi sono pensata l’altro giorno.
Perchè qui i quasi cinquanta (anni e ne mancano poco più di due), mi sollecitano troppe cose, molte piacevoli, altre meno. In ogni caso i conti non tornano mai.
Non importa, anche se fa piacere, che ancora chi mi conosce si stupisca per l’età. E’ un atto di micro vanità e di soddisfazione (immeritata): la genetica comanda, in questi casi. Ma è anche un dato irrilevante. I numeri hanno sempre un certo peso nella vita, qualche volta sono oppressivi.
E da un pò il #quasi50 è irritante, perchè quando il gioco comincia a farsi davvero divertente, hai imparato qualche regola, smorzato gli spigoli che ti porti in giro; insomma quando proprio stai comoda nella tua testa, nel corpo, nel cuore … bussa qual cavolo di numeretto.
Irrilevante, ma intanto quel “mezzo del cammin di nostra vita” è stato oltrepassato, eppure la vita pare proprio una meraviglia, anche nelle profonde screpolature che propone, negli uragani e nelle varie sfighe che la costellano.
Mille cose, adesso lo sai, che puoi modificare. Non il tempo che corre avanti.
Ci tocca imparare ad amare anche le rughe, le senzazioni e i nanosecondi.