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Frivolezze in piscina ..

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La piscina avvolta nel brodo primordiale di questi giorni: è l’unico luogo dove portare a raddrizzare i pensieri accaldati. Un meraviglioso osservatorio delle possibili evoluzioni dell’homo sapiens e compagna, e figli …

1.

Ci sono due fanciulline sui tredicenni, una con un corpo da urlo, è circondata da un orda di coetanei, implumi, brutterelli, brufolosi, che le si gettano addosso.

Visivamente non è un bello spettacolo, l’effetto branco famelico e infoiato è brutto. Ma lei è evidentemente onorata di essere oggetto di cotanta eccitazione da parte dei coetanei. Eh si! A soli 13 anni ci sono alcune raggazzine che sanno bene come giocare al gioco dell’eccitare i maschi (istintospeciespecifico di riproduzione?). Questi si godono completamente il ruolo di decerebrati con ormoni in surplus. I neuroni della fanciulla non stanno meglio, direi.

Va da se che nelle riflessioni che ci tocca fare, non possiamo fingere di credere ad una eterna all’età dell’innocenza e si deve cominciare a pensare alla assenza di dialoghi sulle relazioni maschi-femmine, nei luoghi preposti all’educazione. I maschi son maschi e le femmine femmine, se lasciati allo stato brado resteranno allo stato brado.

Son adolescenti …

2.Tappetone elastico due maschietti saltellano, (7/8 anni max.) fingendosi dei wrestler, “menandosi di brutto”, scazzottandosi, colpendo basso. Insomma si tratta di quel menarsi al maschile che rivendica chi sia il più forte. Non si fanno troppo male, ma qualche buon colpo se lo segnano.

Il retro pensiero condiviso con il compagno di vita è “per fortuna che E. è femmina, avessimo avuto un maschio sai che genitori rompiscatole … “. So per certo che sarei stata una madre castrante e insopportabile; anche se ammetto che lo sarei stata se la piccola fosse con una figlia infiocchettata e in stile barbie.

Comunque i due continuano con il wrestilng, ma arrivano le mamme e li riprendono con toni leggeri. Anche le sorelline vogliono raggiungere i fratellini sul tappetone, le raccomandazioni materne vanno dal “fate piano, saltate poco, state attente, non fatevi male”.

Son femmine …

3.

Dopo poco E., salita anche lei sul tappeto elastico, si si fa un pò male stortandosi un ditino del piede; noi estraiamo e la coccoliamo un pò, seduti lì accanto. In due minuti le mamme, i fratellini (che han finito il gioco), le sorelline ci sono accanto, premurosi a chiederci come va, i due wrestler, inteneriti cercano di fare sorridere E., e uno le accarezza il viso.

E siamo fuori dallo stereotipo … 

allora c’è speranza!

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