Delle due l’una, in genere la più scema. ( Vedasi = commento, intervista, scoop, notizia insomma – tra due cose – sui media sembra finire sempre la peggiore)
Ed ecco che la mia reazione, sempre più quotidiana, ai quotidiani – soprattutto on line – è quella di lasciarli galleggiare nel loro limbo semi scemo, per andare a sfogliarmi in rete i prequel degli articoli migliori, quelli che la rete finisce (talvolta) per selezionare involontariamente. Meglio se correlati di link di informazione aggiuntiva (pro o contro).
Se il corrierone, dopo la seriosità appiccicata al titolo sulla manovra economica e alla foto di un primo ministro che volenti o nolenti ci conquista con la serietà, la sobrietà e l’intelligenza, se dopo averci fatto sentire con mano il peso dei tagli e delle tasse, ci appiccica la pagina su una bella pubblicità (lo sfondo) di una nota azienda che vende diamanti …. io penso che mi stia prendendo per i fondelli….
Se poi si mette a fare anche la conta dei pro e dei contro (chi era felice e chi infastidito tra i loro 5 piccoli lettori) alle lacrime della Ministra Fornero, raggiungo l’apoteosi della quadratura del cerchio. …
Si! I giornalisti si fanno beffe di me, della mia tontolaggine, della mia capacità di farmi prendere per le budella e farmi girare come una trottola. Mica ho un pensiero critico io.
E La Repubblica non è da meno con la sua sidebar (quella a destra … sarà un caso?) sexytrashpornochic.
Intanto le persone serie del giornalsimo e le donne che scrivono sui giornali che fanno?
Delle due (cose) l’una, la più silenziosa.