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opportuno, importuno (c’è la crisi)

3 commenti

Sarà che a me la crisi, così confezionataci dal governo Monti, mi convince: non è più lo spauracchio ridanciano e ridicolizzato, che ci hanno propinato. Non è nemmeno l’ecatombe che altri paventano .. ‘che mi pare che quello che accade in molti posti del mondo infintamente più affamati e panzuti del nostro sia davvero peggio. Di mio, rendo onore al coraggio di dire chiaramente, e dare prospettive e forma alla crisi. Comprese le ricette imperfette che non sanzionano a sufficienza chi ha troppo e di più, chi ha depositato altrove il conquibus per non pagare le tasse.

Andare in pensione a 65 anni, ma và: lo dite ad una anziana precaria nativa come me? Io la pensione non la vedrò mai. Eppure sono sempre consapevole di vivere nella parte più comoda del mondo. Ci sarà da stringer la cinghia. Ma neppure questo mi stupisce. Faremo più fatica. Che strano, me ne ero accorta!

Abbiamo fatto le cicale, o i nostri eletti lo hanno fatto per noi, e ora tocca a noi pagare. Assumiamoci, cortesemente la responsabilità, di scegliere meglio chi votare, almeno per il futuro; e di andare a fare le pulci, sin dalle radici ai nostri amministratori locali più vicini (i sindaci), tenendogli il fiato sul collo, perché ci informino, spieghino, facciano capire di ciò che scelgono per noi. Perché passi il messaggio che non diamo deleghe in bianco, perché sia chiaro che la politica è un fatto pubblico, e non faremo passare più nulla.

Non abbiamo voglia di farlo. Vabbè non lamentiamoci allora. Siamo banali.

La crisi ha punito le velleità da “milano da bere”, da similriccotrendy, da signore che giocano al finto ricco, che si beano dell’apparire. Lo abbiamo fatto, più o meno consapevolmente tutti.

Ma la crisi che pagheremo, tutti, e comunque a caro prezzo, pagheremo anche questa disillusione verso la politica incapace, e spesso corrotta e corruttibile, grassoccia ed ignorante. Senza dignità e colore politico, la casta delle caste.

Poi c’è la crisi di chi non avrà lavoro, di chi non saprà sfamare la famiglia, di chi affonderà.  A noi la scelta, o fottercene (come abbiamo fatto sino ad ora) o imparare a erogare solidarietà perchè siamo civili, sociali, perché ci interessa vivere bene.

Stay human e buona giornata

Foto e info di il punto stampa

3 thoughts on “opportuno, importuno (c’è la crisi)

  1. in linea di principio sono d’accordo con te.
    pero secondo me il punto non è tanto sui sacrifici che ci chiedono di fare, ma sui tagli che non fanno.
    a chi chiedono di pagare e a chi non paga mai.
    la pensione non la avrò mai, ci ho già fatto i conti con questa cosa.
    il downshift lo ho già fatto da un paio d’anni e credo che dovrò scendere ancora più down.
    ma non è questo.
    la domanda è perchè, se noi dobbiamo vivere da poveri nella parte ricca del mondo, non si vanno a cercare le risorse dove ce ne sarebbero parecchie da rastrellare?
    sono populista? qualunquista? magari… vorrebbe dire che mi sbaglio. ma temo che, nonostante la mia ignoranza, non sia proprio così.
    buona serata
    roberta

  2. Sui tagli insufficienti e inadatti sono concorde, non potrebbe essere altrimenti se si pensa che l’evasione fiscale all’estero coprirebbe ben più di una finanziaria …
    ma il punto che vorrei tenere è che la crisi ci impone di guardare ai nostri egoismi passati e proiettarci diversamente e più criticamente verso i politici che verranno dopo il governo Monti….

  3. giustissimo.
    ma ho due considerazioni.
    la prima è che non dobbiamo dimenticarci che sono ancora moltissimi i nostri concittadini a cui gli eletti nell’attuale parlamento piacciono davvero molto, li rispecchiano, li rivoterebbero. è dura ammetterlo, ma è così.
    la seconda è che con l’attuale legge elettorale noi non decidiamo un caspita di niente riguardo i nostri rappresentatnti. assolutamente niente.
    e non credo che il governo monti si assumerà la briga di cambiare la legge elettorale. non serve a sanare i conti e non ne ha il mandato.
    buona giornata
    roberta

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