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2012 Stay human

3 commenti

C’è una polemica strana, in atto tra i sostenitori di Vittorio Arrigoni e Roberto Saviano, successiva ad alcune affermazioni di quest’ultimo su Israele, cui Vittorio Arrigoni rispose così; i sostenitori del progetto che continua dopo la morte di Arrigoni hanno cercato e forse sperato una risposta differente dallo scrittore, ma se volete sapere dovete leggere qui.

Non voglio giocare al giochino del giusto sbagliato, sono uomini ammirabili per diversi aspetti, entrambe si sono giocati la vita per parlare di una libertà impedita, di una ingiustizia profonda e antica.

Una vita però, quella di Vittorio Arrigoni che sta lasciando il segno …. nella sua assenza.

Nel dare forma alla sua vita, e alla sua scelta di stay human, Vittorio Arrigoni ci ha speso la vita in prima persona, si è speso nella quotidianità, senza farne letteratura. E questo me lo fa piacere ogni giorno di più.

Ma il monito di Arrigoni mi si è tatuato nei pensieri in testa, e faticosamente cerco ogni giorno di stamparmelo nella vita.

E’ lo stay human che impone di provare, a costo di non riuscirci, (almeno io lo interpreto così, con le mie risorse, i luoghi che abito, i dubbi che mi attraversano, le incocludenze che non so valicare) di capire fino in fondo dove sta il dolore delle cose, e ogni volta spostarsi un pò. Dove tutti vedono il male cercare il dolore, dove tutti vedono il brutto capire l’umano, ma senza buonismi accessori, o giustificazioni improbabili.

A sbancare le schifezze ci si riesce a patto di starci accanto, di interpretare diversamente il gesto e farne parola, trasformandole in qualcosa di altro, o quanto meno dandogli dignità. Immaginando sempre una potenzialità trasformativa, una esperienza pedagogica, oserei dire.

L’unica per cui vale la pena di vivere.

3 thoughts on “2012 Stay human

  1. “Dove tutti vedono il male cercare il dolore, dove tutti vedono il brutto capire l’umano”…stay human..ci penso piu’ volte al giorno, e mi richiama tanto quello che mi é rimasto impresso, fosse anche l’unica cosa, dai miei studi “umanistici”..Homo sum, humani nihil a me alienum puto… con tutta la sofferenza che ne consegue…coem sempre, grazie Monica 🙂

  2. bella anche quella che citi, si vede che gli studi umanistici restano e servono 🙂

  3. Sul tema di Israele la differenza tra Arrigoni e Saviano e quella tra una persona informata e una no.

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