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Pochezze da spiaggia

7 commenti

Si potrebbe applicare, anche alla vita di spiaggia, la pedagogia del
“parchetto” sotto casa, come da usanza di osservazione e analisi delle bizzarrie genitoriali, ormai
innescata da alcuni colleghi.
“Ma anche no” … dice la voce, in retroguardia, nel cervello in stand by.

Eppure …. La varia umanita’ colpisce, e qualche domandina sul fine ultimo ci scappa.

Per dispetto.

In ogni caso c’e’ la mamma di una micro pupa – iper-dispettosa- verso il coetaneo di ombrellone (se
la gode e ridacchia la perfida di averlo fatto piangere: avranno 18 mesi in due) mentre la madre di lei non sembra proprio in grado di agire e/o simpatizzare o empatizzare con quel bimbo inconsolabile. Come se non sapesse come si coccola un bimbo in lacrime. Batte dei sassolini tra loro, senza guardarlo o stargli vicina, mentre attende che la mamma del bimbo ritorni dal bar. In fondo, l’autrice del pianto e’ sua figlia, mica lei, cosi’ puo’ non assumersene la benché minima responsabilità.
Prova ad intervenire la vicina, una ragazzina colpita dal pianto del bimbo, e si capisce che ci sa fare. Si accoccola, guarda il bimbo, sorride e lo sfiora. Anche se la salvezza per il pupo arriverà’ solo con il ciuccio e tra le braccia di mamma.
La mamma della discola rimane con la sua unica espressione del viso (quella della vacuita’) e si giustifica con il mondo attorno.. “eh a questa eta’ già’ comandano loro”….

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Questione di prezzo

Il turista, e’ risaputo, rappresenta sempre un pollo da spennare, anche in fase di crisi economica imperante.
Eppure anche gli ambulanti da spiaggia sembrano aver rilevato il problema e si adattano, abbassando i prezzi. Si vede che c’e’ una certa attenzione commerciale, chiamiamola – pure questa – empatia, per il target del cliente da spiaggia libera (ancor piu’ sfigato).
Poi c’e’ sempre chi esagera: una borsa, in finta pelle, che copia l’ultimo modello (ehm credo) di qualche prode stilista, nonostante il bell’aspetto, i colori giusti, … se messa in vendita a 60 euro sembra gridare pietà!

Amici lontani

Vedo una tizia che sembra la copia, felice, di una lontana amica.
Dico “copia felice” non perché’ sia riuscita esteticamente più’ gradevole della mia amica, ma proprio che sorride e ride e fa pensare ad una persona lieta.
I ricordi sono come le ciliegie, mi sovviene un altra persona, una amicizia alla lontana. Con una di quelle storie, di vite interrotte, che ripartono per miracolo. Son quelle persone che si/ci dicono miracolate perché sono sopravvissute.
E si/ci dicono di esser diventate migliori. Come se aver visto la morte in faccia fosse una linfa miracolosa che ridona etica, sensibilità o gentilezza, o bontà, o banale interesse per l’altrui umanità.
Come certe persone, soprattutto donne, che pensano che la maternità’ renda migliori.
Mica vero.

Le “peggio carogne” tra colleghe*
non si sono mai dimostrate migliori dopo la nascita di un figlio. Tanto meno le conoscenze restituite alla vita e alla speranza.
Se uno e’ “buono” per natura o cultura lo resta anche dopo un evento che le/gli cambia la vita.
Idem per le carogne. Che insopportabilmente si sentono buone e magari spesso incomprese nelle virtu’ che posseggono.

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Va da se che educare una figlia di otto mesi alla leicita’ dell’esser carogna, così come alla visione di una madre inetta all’umanità’ e all’empatia con un bimbo non suo .. non promette nulla di buono.

Note
* ne ho trovate ben poche in tanti anni di lavoro, e per fortuna.

7 thoughts on “Pochezze da spiaggia

  1. post dal sapore piccante e un pò piccato…ma, quando ci viuole, ci vuole…e buoni giorni d’estate…..tra due settimane anche noi “tipi da spiaggia” 🙂

  2. Anche, il trascorrere degli anni, l’accumularsi di esperienze, dovrebbero migliorare le persone, renderle empatiche , perchè capaci di riconoscere situazioni che loro stesse hanno vissuto…
    Mi guardo intorno e vedo sempre meno vecchi, nel senso più nobile e degno di rispetto del termine, a cui chiedere della vita.

  3. Ciao, scusa il disturbo,
    sono Chiara, di Magilla Guerrilla, agenzia di Bologna che si occupa di guerrilla e viral marketing.

    Ti contatto per parlarti del nostro ultimo video realizzato per “Italia in Miniatura”, in occasione del lancio della loro rivoluzionaria attrazione, YouMini, uno scanner magico che miniaturizza le persone in 12 secondi!

    Il protagonista del nostro video è un bizzarro televenditore, Johnny the Magician, che all’interno di uno studio televisivo ha mostrato al pubblico il funzionamento di questa macchina magica, miniaturizzando prima sua suocera e poi un vigile urbano e riuscendo così a risolvere due dei suoi più grandi problemi.

    In allegato puoi trovare il comunicato stampa e alcune immagini di miniature realizzate con questo rivoluzionario prodotto.

    Qui puoi trovare il video: http://www.youtube.com/watch?v=V1M7RDKKmj0
    Questo è il link al sito di YouMini: http://www.youmini.italiainminiatura.com

    Ne approfitto anche per invitarti gratuitamente a Italia in Miniatura con la prole per provare in esclusiva l’attrazione ottenendo la tua miniatura in omaggio.

    Sperando di averti incuriosito e di risentirti, ti saluto da parte di tutto il team di Magilla Guerrilla e resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.

    Chiara

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