Piccola, quasi infinitesimale, stradina di raccordo tra due provinciali, nella piatta pianura.
Riso, colza, granturco, campi arati.
Stradina da far west, tu o io, chi passa prima?
Stradina cosi’ minuscola che non la puoi nemmeno chiamare strada …
Può passare solo uno.
Tu o io, io o tu?
Basta una frazione di secondo per calcolare la distanza tra le due auto.
Tu o io.
Dov’e’ la piu’ vicina zona erbosa dove rallentare e aspettare.
Chi la trova, per primo, si ferma.
Se e’ corretto.
Stasera non ho voglia di combattere o di calcolare, accosto io, finestrino aperto al caldo di un accenno di primavera.
L’altro, e’ un lui-guidatore, accenna un grazie con la testa. Un cenno sobrio ed essenziale. “Grazie ok”.
Mi ritrovo a pensare alle mille volte in cui esser uomini o donne diventa invece un peso, un calcolo, un gioco, un dover essere sempre un po’ sedotti/seduttori, maschi/femmine, attraenti/attratti, perennemente incastrati in un gioco delle parti.
Eppure alle volte basterebbe qualcosa di simile a quel cenno del capo, “quel grazie ok”, sobrio e veloce.
Tu e io, senza il gioco delle parti.
Alle prese con un lavoro, un progetto, un amicizia, incuranti di queste differenze.
Ci sono mille e mille altre occasioni in cui il gioco ha senso, e mille e mille occasioni in cui non ha senso, in cui e’ persino utile esser persone, sulla stessa strada.
7 Maggio 2013 alle 21:28
basta capire in quali occasioni ha senso e in quali no. Ognuno lo decide
8 Maggio 2013 alle 04:32
Si. Non e’ una legge definitiva. Forse basta intravvedere la possibilita’ di uscire dai ruoli e dalla cultura, e capire quando e’ funzionale…
8 Maggio 2013 alle 09:23
io sono ottimista, credo che si possa capire…noi tutti siamo un intreccio inestricabile di natura, cultura e storia ma questo non ci rende meno in grado di decidere per noi stessi cosa fare e per quali ragioni
7 Maggio 2013 alle 22:21
Sarebbe fantastico.Ma dovremmo provarci noi per prime e provare a trasmetterlo ai nostri figli.
8 Maggio 2013 alle 04:34
Forse si comincia accorgendosi quando accade, e diventando consapevoli di “come funziona” e quando e’ necessario, da li ad insegnarlo magari diventa naturale … 🙂