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#25novembre

#25novembre

E poi un giorno un uomo strattona/colpisce con violenza la sua donna, e la colpa è sua, di lei … che non ha fatto (o ha fatto/detto) una qualsiasi cosa.

Lei, nelle parole dell’uomo è la causa, è la genesi, la colpevole dell’esercizio di quel gesto violento…

Lei ha “strappato” fuori da lui, quel gesto, glielo ha “imposto”.

Lui resterà convinto di “esser vittima”
di lei, della rabbia che gli ha procurato, e si sentirà sereno di essersi legittimato al gesto violento.

Saremo tutti molto fortunati se un giorno quell’uomo capirà.
In Italia esistono i centri di aiuto per gli uomini maltrattanti, che accompagnano gli uomini a comprendere e a non scegliere i gesti violenti.

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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. 
25 nov 2013


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Ai servizi sociali ….

Fate voi, io lavoro nel campo dal lontano 1989, “nei servizi sociali” veleggiando tra disabilità, handicap, disagio mentale, e socioeconomicoculturale, istituzioni, cooperative, servizi, scuole, minori, disagio, e fatiche, psicologi, giudici, fisiatri e fisioterapisti, famiglie, drammi, abusi, incuria, amore, cura, problemi economici, assistenti sociali, consorzi e comuni,  cura, igiene personale, progetti educativi, professioni e professionalità forti e deboli, tra interessi umani e subdole contrattazioni.  Si potrebbe dire  fra miseria e nobiltà.

Un lavoro che spesso mi restituisce il significato di restare umani, nella sua complessità, per via di quella costante sorpresa di trovare il meglio dove tutti credono vi sia il peggio e di trovare il peggio dove, a rigor di logica, dovrebbe starci “il” meglio.

Un lavoro, come molti, ma vissuto sempre in equilibrio, tra gli abissi che noi umani costruiamo per noi stessi, e i ponti meravigliosamente precari che costruiamo per attraversarli senza caderci dentro, ricordando che l’abisso può essere attraversato, a patto di non “flirtarci troppo”.

Berlusconi ai servizi sociali è,  a mio avviso, un offesa per me e il mio lavoro, per i miei colleghi e la nostra fatica, per chi, come famiglie e utenti dei servizi, tentano l’attraversamento dell’abisso e della faticosa vita che gli si è appiccicata addosso.

Una offesa profonda alla serietà che i servizi sociali mettono in campo per reggere e rilanciare le vita faticose. Nessun servizio si merita quella presa – (presenza) in giro…

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