ho capito, io, una cosa.
la so la lungo tempo ma finisco sempre per dimenticarmela. chissà perchè…
il mondo pare sia diviso in due: di qui quelli sensibili e di là gli insensibili. fortuna vuole che io sia nella seconda categoria.
avevo una amica di quelle sensibili, sensibilissime, per via di certe storie familiari di quelle che ti lasciano indubbiamente il segno, ed io avevo avuto una famiglia tutto sommato normale, magari banale, con la sua dose media di fatiche e vicende tristi.
e siccome crescendo anche la mia vita è stata costellata da qualche vicenda triste, pensavo di aver (anche) io meritato la mia dose di sensibilità.
invece no, io ero quella fortunata, a cui andava bene tutto. (ah!)
vabbè io penso di essere una persona ottimista più che fortunata, magari anche banalmente ottimista, insomma anche nei momenti bui la rotta non la perdo mai troppo, mi tengo le mie fragilità per care, le conosco e vado avanti. soprattutto vado avanti, come posso.
pare sia brutto fare così.
la mia amica e le persone così sensibili sono quelle che tu non le capisci mai, soffrono in modo totale ed assoluto che ti senti persino in colpa se a te il padre è morto (solo) quando eri adulta, se hai problemi con il lavoro ma, se ti sei mollata con il marito ma …
loro soffrono e tu no. o mai abbastanza. e vabbè.
son tanto sensibili che a buon diritto ti fan sentire stupida, idiota, superficiale e banalotta. non piace a nessuno sentirsi così, insensibile e persino un pò inutile, alle volte persino poco degna di non soffrire abbastanza al loro cospetto.
alle volte si chiudono nel muro della loro sensibilità, circondati da un mare di insipienti, in cui siete di buon grado chiamati a fare numero.
e vabbè.
la storia con quella mia amica è finita che … non sono più riuscita a reggere il tiro, ogni telefonata era lei che soffriva, io ero la cretina e fortunata. Non ho oltrepassati i 10 anni di amicizia e l’ho persa per strada …
un peccato davvero, perchè era davvero una persona piena di bella qualità. mi è dispiaciuto tanto, e forse non sono una buona amica.
ma i sensibili che conosco han la strana tendenza a ritenere il resto dell’umanità conosciuta fatta di insensibili, a farli sentire in colpa, a tagliarli fuori dalla loro esistenza per bervi o lunghi tratti.
insomma sono insensibile io … o quantomeno allargica …