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Un festival guadabile

Sarà per Fazio e Littizzetto, per Asaf Avidan e Anthony & the Johnson, per Elio e Gazzè, per una possibilità di ascoltare la parte nobile del “nazionale popolare”,( che c’è pure quella, a quanto pare) insieme ad alcuni artisti interessanti e ospiti non scontatissimi, comunque capaci di qualità alta.

Sarà che la politica è disattenta, o troppo attenta a scannarsi a suon di proclami “intra moenia”, che i cattolici vivono il turbamento delle dimissioni papali, mentre i miti cadono uno dopo l’altro (Cfr. l’eroe tragico Pistorius trasformato in un qualsiasi uomo capace solo di uccidere) .. ecco che il festival sfugge ai più triti luoghi comuni e si parla di diritti mancanti, di coppie omosessuali, di morte, di chiesa, di vita, di violenza ….

Che in questa Italia non è cosa da poco se moltiplicata per milioni di spettatori …