Avevo letto questa storia su di un libro quando il femminismo non era più di moda e nemmeno stava tornando di moda, come succede in questo giorni.
Ma non è questo il punto. In ogni caso nasceva come trascrizione di un dibattito in un gruppo di discussione, tutto al femminile, sui modelli femminili, con qualche passaggio dalla analisi junghiana.
Si narrava la storia di Baubo, vecchia un pò laida che aveva mostrato l’oscenità del suo sesso, scostando la veste … davanti a Dementra.
Dea in lutto e che lasciava la terra afflitta e sterile a causa dell’assenza della figlia Persefone, sposa rapita allo sguardo della madre, dal dio degli Inferi: Ade.
La dea negava alla terra e agli uomini vita e nutrimento a causa del dolore e del lutto. Privata lei stessa di gioia e sorriso, li negava agli altri.
Baubo con il gesto profano, irriverente ed osceno le aveva strappato un sorriso, e la dea aveva ricominciato a vivere.
Ancora oggi, perso il libro nei mille traslochi, ricordo – non il dibattito – ma la storia.
Che mi è cara e preziosa, ogni volta che penso al dolore, alla vecchiaia e alle possibilità infinite offerte da riso e ironia.
Il post appartiene anche concettualemente al progetto del nuovo blog che per ora troverete, seguendo il link, ancora in versione non definitiva …