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2012 Stay human

C’è una polemica strana, in atto tra i sostenitori di Vittorio Arrigoni e Roberto Saviano, successiva ad alcune affermazioni di quest’ultimo su Israele, cui Vittorio Arrigoni rispose così; i sostenitori del progetto che continua dopo la morte di Arrigoni hanno cercato e forse sperato una risposta differente dallo scrittore, ma se volete sapere dovete leggere qui.

Non voglio giocare al giochino del giusto sbagliato, sono uomini ammirabili per diversi aspetti, entrambe si sono giocati la vita per parlare di una libertà impedita, di una ingiustizia profonda e antica.

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La politica, le criminal minds, la pietà e un pò di twitter

Della politica ne ho scritto (l’altro) ieri e cosi’ sono a posto con la quotidianita’ e la cronaca in tempo reale. Ma sarà meglio che mi muova perchè siamo già alla serata di #Annozero  …. seppure intravedo all’orizzonde una nuova dose di tosse/raffreddori/notti in bianco (per la figlia mini) che potrebbe mettere a rischio tale “visione”, di scannamento mediatico.

Nel frattempo, a proposito di politica, ho incrementato l’uso di twitter e ne ho pure capito (un pochino) l’uso che se ne puo’ fare. Un grazie speciale va alle compagne di strada dell’azione congiunta sulle #quoterosa e il resto lo sto cogliendo perchè seguo la valanga dei twit su #Egypt e #Libya. Da questi ultimi sono stata davvero impressionata, emozionata e coinvolta, e persino il mio compagno si è “appassionato” di twitter. Appassionato non è la migliore declinazione del termine, ma il pathos c’entra moltissimo con il flusso di parole che raccontano in 140 caratteri e minuto per minuto, pezzi di vita, paura, speranza, rivolta, sofferenza e a volte morte.

L’idea come si muova il mondo che stiamo seguendo attimo per attimo lo potete vedere è qui.

Ma cosa c’entrerebbe Criminal Minds?  E’ una battuta?!

No, e non parlo delle nostre menti criminali locali, ma della serie Tv. Che guardo in assenza di programmi political minds ..

Serie in cui le menti degli innumerevoli serial killer turbano i miei sonni e le mie visioni della serie.

Anche se resta, di fondo, la solita epica lotta del bene contro il male, dei buoni contro il male corrotto dell’anima, contro la follia più inconoscibile e crudele;

insomma della lotta che amo di più, sin da piccola, … la lotta contro il male,

dove il bene vince sempre.

Ma il bene non resta incorrotto e apollineo,

gli eroi del bene sono toccati, feriti nell’anima, alle volte anche nel corpo, sono per-turbati dalla mente malata e crudele del “altro”.

E alla volte nello svolgersi della storia vediamo anche la mente del criminale, alla genesi della sua crudeltà, prima dell’essere costretta a diventare crudele e distorta.

Così possiamo provarne pietà. Pietà resa ancora più facile da un fatto:

alla fine sappiamo che la soluzione arriverà, e il male sarà sconfitto. Gli eroi del bene ne usciranno più umani e toccati dal dolore di vittime e carnefici,

e più capaci di scegliere “per” le vittime.

Così non i nostri politici, e fra di essei sono molti che sono/si mostrano/sembrano (??)  impermeabili al bene e al male, incapaci di pathos verso gli altri;  intenti solo nella grande lotta: quella che fa vincere nel dibattito tv con la battuta che più audience.

Il cittadino, l’elettore, il paese o il popolo sono entità incorporee, numeri da governare. E i nostri “eroi” restano a sventolare stracci di bandiere che non rappresentano proprio più nulla, laddove si sia dimenticato che ogni voto, è prima una vita, un uomo, una donna, un diritto, un dovere, una persona, una storia …

Ci sono altre domande e questioni irrisolte ma le lascio a galleggiare nella metà del pomeriggio, appena riscaldato da un pò di sole.