Fra i vari lavori svolti, nei periodi precari del passato e della gavetta, c’e’ stata l’assistenza domiciliare di persone anziane, pagata dal comune. Va da se che appunto per questo ci recavamo, con le colleghe, nei quartieri popolari. Uno dei benefit del welfare sociale per non lasciare soli gli anziani in citta’. Si portavano pasti caldi, o una mano con la casa, la spesa, la salute, la cura di se.
Varie cose ci sarebbero da raccontare, entrare nelle case delle persone, spacca sempre il mondo e offre micro mondi tutti da scoprire. Ne ho un ricordo dolce e amaro, e prezioso.
Ma ciò’ che trattengo e si riverbera ancora oggi, e che mi indigna, in questa nuova fase “ambientalista” della vita, sono le case popolari.